PORTO – Adesso si pensi all’area circostante

Il porto di Catanzaro Lido non deve rimanere un’opera a metà. E’ il pensiero unanime dei consiglieri comunali (AN) Franco Longo e Luigi Dattilo. I due amministratori 1chiedono la convocazione di una conferenza di servizi tra le Istituzioni competenti, affinché “vengano stabilite le possibilità di utilizzo delle aree intorno al porto. I terreni – affermano gli esponenti di An – sono di proprietà del demanio e per questo gli strumenti urbanistici comunali non sono entrati nel merito della loro possibile destinazione. Da qui, la necessità di operare delle scelte che rendano perfettamente fruibile non solo il porto ma anche tutto ciò che può nascere e crescere intorno alla struttura”. Secondo Longo “lo stato attuale delle cose impedisce di fatto qualsiasi ipotesi di sviluppo. E’ vero – dicono i consiglieri – che nei pressi del porto operano maestri d’ascia, la cui opera è fondamentale per realizzare o riparare le imbarcazioni, così come, spesso, sono proprio loro ad intervenire in mare in casi di avaria; ed è altrettanto vero che, sempre vicino al porto, svolge la sua attività un circolo velico. Ma si tratta di iniziative sulle quali pende sempre la spada di Damocle di una futura destinazione d’uso delle aree che potrebbe imporre loro un trasferimento.
In queste condizioni – dicono Longo e Dattilo – nessuna attività potrà mai svilupparsi. La stessa cosa, vale per un eventuale impianto carburante a servizio delle imbarcazioni. Nella situazione di oggi non sarebbe possibile allestirlo. Ecco perché – dicono Longo e Dattilo – dall’Amministrazione Comunale dovrebbe partire una iniziativa per mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti pubblici competenti sul porto”.
Stessa cosa, i consiglieri chiedono che avvenga per quanto riguarda le aree private limitrofe al porto e che, secondo le previsioni di piano, sono destinate a servizi. “Esiste una infinità di iniziative che possono essere avviate – dicono Longo e Dattilo – strutture ricettive, attività commerciali, rimesse per le imbarcazioni e quanto altro serve a far sì che il porto non sia solo il porto dei pescatori ma anche il porto che attrae turisti, induce a una sosta nella nostra marina le loro imbarcazioni in transito nello Jonio. Insomma, tutte le attività che, insieme a quelle tradizionali, a cominciare dalla pesca, dovranno garantire il pieno sviluppo di Lido”. (Cnn – 3.11.2003)

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Redazione

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