Questa mattina a Catanzaro in Piazza Prefettura, come in tutte le piazze d’Italia, i Poliziotti aderenti alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato hanno effettuato un volantinaggio con una raccolta di firme di tutti coloro che vogliono fare “scudo sulla sicurezza e sulla legalità”, per tutelare la libertà di ogni cittadino di questo Paese ad avere quella sicurezza reale che il Governo Berlusconi, con i tagli operati con l’ultima manovra economica, mette seriamente a rischio.
Nel capoluogo calabrese sono infatti scesi in piazza i Sindacati di Polizia Siulp, Coisp, Sap, e gli altri aderenti al “cartello” che sottolineano come l’iniziativa, alla quale aderiscono anche i colleghi della Guardia di Finanza e delle Forze armate, è finalizzata anche ad abbattere gli sprechi,che pure ci sono, anziché tagliare il diritto fondamentale alla sicurezza. Infatti, confermano i Sindacati, anziché tagliare le auto blù, che hanno un costo annuo pari a 21 miliardi, con un costo procapite per ogni cittadino italiano di circa 381 euro l’anno, la manovra tagli i fondi per garantire la sicurezza e la legalità. Gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa, continuano i Sindacati, hanno senso dello Stato e grande responsabilità e per questo non vogliono essere immuni dal sacrificio che le condizioni economiche generali del Paese richiedono. Ma la manovra, secondo il testo attualmente in discussione alle Camere, prevede un carico insopportabile sulla effettività della funzione di polizia e del diritto ad avere sicurezza di ogni cittadino. Il nostro Comparto contribuisce per un 11% circa dell’intero ammontare della manovra costituendo, di fatto, oltre ad un taglio delle risorse necessarie a pagare il personale che quotidianamente combatte la criminalità e il terrorismo in questo Paese, le condizioni che determineranno la riduzione del numero delle Volanti che controllano il territorio, la chiusura dei Commissariati e delle Stazioni, l’impossibilità ad espellere gli stranieri clandestini che delinquono. Per tutto questo, e per l’assoluto disinteresse del Governo agli innumerevoli appelli lanciati dai professionisti della sicurezza e della difesa, interna ed esterna del Paese, oggi i rappresentanti di tutti questi professionisti scendono in piazza a Roma, con i rappresentanti nazionali, e in tutte le città per sensibilizzare l’opinione pubblica per il grave rischio che la sua sicurezza sta correndo, e il Parlamento affinché i suoi componenti, quali rappresentanti del popolo italiano, valutino la manovra nell’interesse del Paese abbattendo gli sprechi ma salvaguardando i diritti fondamentali quale quello della sicurezza.