L’allarme lanciato dai consiglieri Barberio e Corsi sul rischio di trasferimento in altra sede del presidio Italgas di Catanzaro è da tenere in alta considerazione, se non altro per il fatto che la nostra città è oggetto di spoliazioni morbose tanto sistematiche quanto inconcepibili. Pertanto, pur non avendo contezza delle reali manovre che si starebbero organizzando attorno a questa vicenda, riteniamo opportuno e doveroso stare in allerta e attivare tutte le iniziative per scongiurare l’ennesimo scippo. D’altronde, poco più di un mese fa, fu proprio il nostro capogruppo consiliare Eugenio Riccio ad aver chiesto lumi su questa faccenda che già si caratterizzava per essere poco chiara. In effetti il problema non dovrebbe nemmeno minimamente sussistere in virtù della convenzione stilata tra Comune di Catanzaro ed Italgas, grazie alla quale il capoluogo di regione offre importanti spazi da adibire a centro di coordinamento territoriale provinciale ed interprovinciale della società ENI-Italgas; si tratta, fra l’altro, di spazi assai prestigiosi che insistono in un’area oggetto di riqualificazione e valutata come zona di archeologia industriale per via dell’antico gasometro. Ciononostante, le voci di un possibile trasferimento acquistano consistenza se è vero che dietro a questa oscura manovra potrebbe celarsi lo zampino di qualche politico affaccendato a creare dissidi all’interno di un territorio che, invece, avrebbe bisogno di una pacificazione sociale. Detto questo, occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che lo faccia in base ai compiti ed ai ruoli che sono propri. Vera o falsa che sia questa vicenda del probabile trasferimento dell’Italgas, l’Amministrazione Comunale ha il dovere di gestire la situazione per quanto di sua competenza: per esempio ci chiediamo come mai, a distanza di oltre un anno e mezzo dalla scadenza, non sia stata ancora rinnovata la delegazione del Comitato Paritetico che realizza il collegamento tra la società ENI-Italgas ed il Comune di Catanzaro. A chi sono addebitabili tali inadempienze? E perché è trascorso più di un mese da quando il nostro consigliere Riccio ha chiesto di conoscere nei dettagli la vicenda, sempre in relazione alle competenze comunali, senza aver ottenuto risposte? C’è troppa inettitudine, laddove urge dinamismo e decisionismo!
Se è vero, nostro malgrado, che la nostra città subisce incomprensibili attacchi dall’esterno che ne vorrebbero minare il prestigio e l’agibilità del suo ruolo istituzionale, altrettanta vera è la pigrizia che registriamo tante volte nella gestione degli “affari interni”. Il sindaco dovrà urgentemente rinnovare la delegazione comunale all’interno del Comitato Paritetico sopra menzionato e approfondire ogni aspetto della questione.
Cogliamo l’occasione per ricordare a Rosario Olivo che – con triste analogia – altri enti e uffici già presenti in città o di probabile imminente insediamento, presuppongono un suo perentorio intervento assieme a quello dell’amministrazione comunale affinché gli stessi non vengano trasferiti o mai collocati nel capoluogo di regione: alludiamo in particolare a due situazioni molto attuali e scottanti, quella relativa alla Direzione Regionale delle Dogane e quella che coinvolge la Direzione Regionale dell’Amministrazione Giudiziaria. Sappiamo che il Sindaco vorrà approfondire gli aspetti di queste due ultime vicende e vorrà incontrare alcuni rappresentanti del personale al massimo entro martedì prossimo.
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il Direttivo