POLITICA – Intellettuali di ispirazione cattolica per una vera politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota di tre esponenti del mondo cattolico calabrese, che hanno accolto l’invito della Conferenza Episcopale Calabra ad un ritorno alla politica onesta, austera e disinteressata.

I tre esponenti sono l’Avvocato Rosario Chiriano – Presidente Unione Giuristi Cattolici Italiani – Sez. Catanzaro, il Professore Cesare Mulè – Vice Presidente Nazionale di Unionturismo, l’Avvocato Antonio Nania – Presidente Provinciale del Movimento Cristiano lavoratori.

Di seguito il testo integrale del documento:

“Come Cattolici, come cattolici-democratici, pur con posizioni diverse, ma espressione di comune cultura di valori estrinsecatisi nell’esperienza democratica cristiana, maturata in anni di impegno nella società e nelle istituzioni, avvertiamo la necessità che il nuovo anno segni una ripresa, non appannata da fibrillazioni elettorali, delle risorse ideali del solidarismo, della eticità del servizio pubblico, dell’irrinunciabile diritto di essere e di dissentire in libertà.
Consapevoli dell’attuale stadio di contrapposizione radicale e quindi della logica degli schieramenti, sia pure composti, esortiamo:
Рal riesame dei sistemi elettorali talch̬ la formazione dei ceti politici avvenga con maggiore adesione al principio di una rappresentanza valida, equa e non frammentata;
– all’accentuazione dell’impianto logico ed operativo di una politica socio-economica risolutrice del divario tra le macroaree del Paese in prosecuzione, ovviamente revisionata, della politica meridionalista e riformista della DC con precipuo riguardo alla formazione di una categoria di valori ispirati a compartecipazione, responsabilità ed apporti protesi a maggiore condivisione da parte di chi presta con il lavoro e la mente energie e capacità per la costruzione di una società attenta ai bisogni della gente e raccordata al magistero sociale cristiano;
– all’impegno operoso per abbattere ed impedire l’insinuarsi di corpi lobbistici e di forme occulte di aggregazione di interessi che tanta ingiustizia sociale ancora oggi esprimono in una società stretta da bisogni i più elementari;
– più forte e preoccupata è l’esortazione ad accantonare velleitarismi e ad assumere un impegno totale per sradicare il fenomeno complesso della ndrangheta e della usurpazione da essa perpetrata dei poteri rappresentativi e delle istituzioni. L’illegalità si è diffusa ed inquina istituzioni, aziende, comportamenti. Essa deve essere contrastata in modo severo ed inflessibile dalla Legge, ma ancor prima mediante la formazione civica delle nuove generazioni ed il conseguimento del bene-lavoro, con l’imperativo di “codici” civili ed etici e mediante il ravvivato incarnarsi degli orientamenti sociali sprigionatisi dalla esegesi cristiana.
Accogliamo come nostro l’invito espresso dalla Conferenza Episcopale Calabra, nell’incontro di Reggio Calabria, “ad uno stile di fare politica, intrecciato di onestà, disinteresse, austerità, costruzione del bene comune, conversione da metodi ingiusti”. (CNN 15.2.2005)