Entra nel vivo l’allestimento del Barbiere di Siviglia, l’opera lirica interamente prodotta dalla Fondazione Politeama e affidata alla regia di Mimmo Calopresti, fresco reduce del successo al festival del cinema di Venezia. Il Barbiere, come è noto, aprirà ufficialmente la stagione artistica il 23 ottobre (replica il 25 ottobre).
Tra qualche giorno, il Politeama si trasformerà in un grande laboratorio dove prenderà vita un allestimento lirico che si annuncia carico di sorprese e che certamente farà molto discutere per la sua originalità e per l’evidente aggancio alla cultura cinematografica.
Al Barbiere “targato Politeama” sta lavorando un team artistico e tecnico di prim’ordine, formato dal regista Mimmo Calopresti, dal direttore dell’orchestra Marcello Rota, dallo scenografo Alessandro Marrazzo, dall’estroso grafico Sergio Gazzo e dal light designer Salvatore Manganaro. Tutto sotto la supervisione del direttore generale della Fondazione, Marcello Furriolo (che proprio l’altro ieri ha presieduto a Roma una riunione tecnico-organizzativa) e del Sovrintendente Mario Foglietti.
E, intanto, giungono le prime conferme sul cast artistico che si preannuncia veramente di primissimo livello.
Per uno dei ruoli-chiave dell’opera buffa di Rossini, quello del Conte di Almaviva, la scelta è caduta su un’autentica star emergente, il tenore macedone Blagoj Nacoski che, nemmeno trentenne, si è ormai affermato a livello internazionale.
Tra qualche giorno, il Politeama si trasformerà in un grande laboratorio dove prenderà vita un allestimento lirico che si annuncia carico di sorprese e che certamente farà molto discutere per la sua originalità e per l’evidente aggancio alla cultura cinematografica.
Al Barbiere “targato Politeama” sta lavorando un team artistico e tecnico di prim’ordine, formato dal regista Mimmo Calopresti, dal direttore dell’orchestra Marcello Rota, dallo scenografo Alessandro Marrazzo, dall’estroso grafico Sergio Gazzo e dal light designer Salvatore Manganaro. Tutto sotto la supervisione del direttore generale della Fondazione, Marcello Furriolo (che proprio l’altro ieri ha presieduto a Roma una riunione tecnico-organizzativa) e del Sovrintendente Mario Foglietti.
E, intanto, giungono le prime conferme sul cast artistico che si preannuncia veramente di primissimo livello.
Per uno dei ruoli-chiave dell’opera buffa di Rossini, quello del Conte di Almaviva, la scelta è caduta su un’autentica star emergente, il tenore macedone Blagoj Nacoski che, nemmeno trentenne, si è ormai affermato a livello internazionale.
Blagoj Nacoski è nato nel 1979 in una famiglia di musicisti, dove comincia gli studi musicali. Successivamente si trasferisce a Roma dove studia con Mirella Parutto e Antonio Boyer. Nel 2003 si diploma al Conservatorio di musica “Licinio Refice” di Frosinone con il massimo dei voti.
Ha cantato Il “Te deum” di M. A. Charpentier con l’Orchestra e coro “Josquin des Prèz” a Frosinone. Nel 2000 ha preso parte della prima esecuzione mondiale dell’oratorio “Trittico Dantesco” di Bernardino Rizzi nelle Basiliche di Aquileia e Padova, cantando cinque ruoli da protagonista con l’Orchestra del Teatro Giglio di Lucca e il Coro “Guido Monaco” di Prato.
Nel 2001 ha preso parte delle celebrazioni verdiane organizzate dall’Ambasciata d’Italia in Macedonia, esibendosi con due recital: al “Interfest” di Bitola e al Salon 19’19 di Skopje. Nel 2002 ha eseguito varie volte lo “Stabat Mater” di Rossini nelle Basiliche del Lazio.
Nel febbraio 2003, ha fatto il suo debutto con il ruolo di Arturo in “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione del Maestro Daniel Oren e con la regia di Graham Vick. Da quel momento la sua carriera è cresciuta rapidamente. Successivamente, ha cantato il ruolo di Don Ottavio nel “Don Giovanni” di W. A. Mozart a Miskolc (Ungheria) a fianco di Renato Bruson nel ruolo del protagonista. Ha cantato il ruolo di Alfredo ne “La Traviata” al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo. Nell’ottobre 2004 ha debuttato nel ruolo di Ferrando nel “Così fan tutte” di Mozart allo Stadttheater di Klagenfurt.
Nel febbraio 2005 è Don Ottavio al Teatro Lirico di Cagliari. Successivamente ha debuttato nel ruolo di Ernesto (Don Pasquale) al Festival di Miskolc, e nel ruolo del Conte d’Almaviva (Il barbiere di Siviglia) al Teatro Carlo Felice di Genova.
Nella stagione 2005/2006 ha interpretato i ruoli di Don Ottavio e Ferrando al Teatro Carlo Felice di Genova, Ferrando alla Opernhaus di Zurigo, Scipione (Il sogno di Scipione) allo Stadttheater Klagenfurt e Ferrando allo Staatstheater di Stoccarda. Quest’anno ha debuttato al Festival di Salisburgo ne “Il sogno di Scipione” nel ruolo del titolo. L’esecuzione di quest’opera uscirà in DVD per la Deutsche Grammophon. Recentemente ha debuttato il ruolo di Belmonte ne “Il ratto dal Serraglio” di Mozart al Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles.
Blagoj Nacoski ha collaborato con direttori quali Daniel Oren, Paul Daniel, Julia Jones, Gerard Korsten, Nicola Luisotti, Robin Ticciati e registi come Graham Vick, Marco Gandini, Christof Loy, Giorgio Gallione, Michael Sturminger, Klaus Zehelein, Denis Krief, Davide Livermore, Marina Bianchi.
Oltre alla produzione opestica il giovane tenore si dedica anche alla esecuzione della musica da camera italiana e tedesca. Nel febbraio del 2005 ha eseguito i Liebeslieder Walzer e i Neueliebeslieder Walzer di Brahms presso il Quirinale. Il concerto è stato trasmesso in diretta radiofonica da Radio RAI e Euroradio.
Quest’anno nell’ambito della Stagione Concertistica dell’Orchestra da Camera di Mantova ha eseguito gli Spanische Liebeslieder di Schumann.
Blagoj Nacoski ha effettuato diverse incisioni sia per la Radio che per la Televisione Nazionale Macedone