Sarà un Politeama gremito in ogni ordine di posti quello che accoglierà domani sera Patty Pravo e la sua band. La corsa ad accaparrarsi gli ultimi biglietti testimonia la straordinaria popolarità di una diva che è amata da quattro generazioni di italiani.
Se c’è un personaggio che si differenzia da tutti per originalità, classe, talento e internazionalità, questo personaggio è Patty Pravo.
Quarant’anni di carriera, 145 dischi pubblicati in Italia, 85 nel mondo 100 milioni di dischi venduti.
Nascere a Venezia le ha dato fascino e magia. I suoi primi anni veneziani trascorrono con i nonni paterni tra disciplina da marines e splendida libertà, e i tanti amici di famiglia. Tra questi l’attore Cesco Baseggio, il soprano Tony Dal Monte e il Cardinale Roncalli. Già da allora è particolarmente vivace, ma dimostra subito di avere un forte senso dell’impegno riuscendo a portare avanti varie attività. Frequenta le scuole pubbliche, studia pianoforte, danza, e solfeggio e armonia. A dieci anni si iscrive al Conservatorio Benedetto Marcello. La morte del nonno la tocca profondamente e Nicoletta lascia Venezia per Londra, l’intento è quello di imparare bene l’inglese, ma dopo una breve permanenza in Inghilterra, viene a sapere che a Roma c’è un locale che fa tendenza. Con un gruppo di amici lo raggiunge. Il locale era il Piper, e la sera del suo arrivo il suo destino sembra già segnato. L’impresario Alberico Crocetta la nota e dopo pochissimi giorni “la ragazza del Piper” diventa Patty Pravo.
Il disco del debutto è “Ragazzo triste”: si è nell’anno 1966. L’ascesa continua immediatamente con “Qui e la” e “Se perdo te”. Di Patty Pravo si parla e si comprano i dischi nel mondo, per lungo tempo è presente nelle classifiche mondiali con almeno tre dischi. “La bambola” vende subito 9 milioni di copie ed è prima in classifica oltre che in Italia in Giappone, Francia, Germania e Sud America. Ad oggi il brano ha venduto oltre 30milioni di dischi. E’ Patty Pravo mania, i giovani, la imitano, la seguono e ne fanno il loro manifesto di vita. E’ lei a dettare la moda e le regole di vita. Ma non si limita a cantare e incidere dischi, spiazza tutti facendo concerti in cui canta e balla, spettacoli alternativi dove sperimenta nuove tecnologie, riunendo formazioni musicali e anticipando forme multimediali. Contemporaneamente da ragazza bellissima e super beat si trasforma in raffinata interprete di canzoni francesi e non solo. Porta al successo brani dei Beatles, di Jacques Brel, Leo Ferré, Vinicius de Morales e Neil Diamond, esempi su tutti “La canzone degli amanti”, “Col Tempo” e”Non andare via”. Fino al 1979 non si ferma mai, per 14 anni lavora ininterrottamente, e senza mai scendere di livello. In questi anni incide canzoni come “Il paradiso”, “Tutt’al più”, “Non ti bastavo più”, “Pazza idea”, “Incontro”, “Sentirti” e “Pensiero Stupendo”, brani ancora richiestissimi dal pubblico nei suoi concerti attuali. Per non correre il rischio di perdere di vista la realtà, Nicoletta decide di concedersi una pausa e va in America. Sceglie di “vivere” non avendo potuto farlo per il troppo successo , ma tre anni dopo incide “Cerchi” un album registrato a San Francisco in anticipo sui tempi, musica innovativa e testi ermetici, che disorienta il pubblico italiano, ma conferma il suo talento e la necessità di rinnovarsi. Poco dopo si presenta al Festival di Sanremo con una performance da brividi. Esegue “Per una bambola” delicata canzone introspettiva, e vestita Versace diventa una splendida ed elegantissima geisha. Vera diva della manifestazione, conquista una standing ovation (la prima di ogni tempo) nella sala stampa dell’Ariston.
Potremmo andare avanti ore per “raccontare” Patty Pravo, perché da questa performance sanremese ne seguono tante altre, e tanti successi come “Pigramente signora”, “Oltre l’eden” un album le cui canzoni sono delle perle ancora proposte dal vivo. Altra nota degna di essere raccontata è quella che vede Patty Pravo sbarcare in Cina. E’ il 1994 e Nicoletta è la prima artista italiana ad avere successo in questa terra. Praticamente porta il rock in Cina, mettendo a disposizione di gruppi famosi le sue esperienze. Ed è la prima artista italiana ad esibirsi nella televisione di stato davanti ad un pubblico di un miliardo e trecentomila spettatori cantando in cinese. Da qui nasce “Ideogrammi” un capolavoro di ricerca, di unione tra arcano e futuro, strumenti tradizionali e computer, che vede proporre autori come Rimbaud.
Se c’è un personaggio che si differenzia da tutti per originalità, classe, talento e internazionalità, questo personaggio è Patty Pravo.
Quarant’anni di carriera, 145 dischi pubblicati in Italia, 85 nel mondo 100 milioni di dischi venduti.
Nascere a Venezia le ha dato fascino e magia. I suoi primi anni veneziani trascorrono con i nonni paterni tra disciplina da marines e splendida libertà, e i tanti amici di famiglia. Tra questi l’attore Cesco Baseggio, il soprano Tony Dal Monte e il Cardinale Roncalli. Già da allora è particolarmente vivace, ma dimostra subito di avere un forte senso dell’impegno riuscendo a portare avanti varie attività. Frequenta le scuole pubbliche, studia pianoforte, danza, e solfeggio e armonia. A dieci anni si iscrive al Conservatorio Benedetto Marcello. La morte del nonno la tocca profondamente e Nicoletta lascia Venezia per Londra, l’intento è quello di imparare bene l’inglese, ma dopo una breve permanenza in Inghilterra, viene a sapere che a Roma c’è un locale che fa tendenza. Con un gruppo di amici lo raggiunge. Il locale era il Piper, e la sera del suo arrivo il suo destino sembra già segnato. L’impresario Alberico Crocetta la nota e dopo pochissimi giorni “la ragazza del Piper” diventa Patty Pravo.
Il disco del debutto è “Ragazzo triste”: si è nell’anno 1966. L’ascesa continua immediatamente con “Qui e la” e “Se perdo te”. Di Patty Pravo si parla e si comprano i dischi nel mondo, per lungo tempo è presente nelle classifiche mondiali con almeno tre dischi. “La bambola” vende subito 9 milioni di copie ed è prima in classifica oltre che in Italia in Giappone, Francia, Germania e Sud America. Ad oggi il brano ha venduto oltre 30milioni di dischi. E’ Patty Pravo mania, i giovani, la imitano, la seguono e ne fanno il loro manifesto di vita. E’ lei a dettare la moda e le regole di vita. Ma non si limita a cantare e incidere dischi, spiazza tutti facendo concerti in cui canta e balla, spettacoli alternativi dove sperimenta nuove tecnologie, riunendo formazioni musicali e anticipando forme multimediali. Contemporaneamente da ragazza bellissima e super beat si trasforma in raffinata interprete di canzoni francesi e non solo. Porta al successo brani dei Beatles, di Jacques Brel, Leo Ferré, Vinicius de Morales e Neil Diamond, esempi su tutti “La canzone degli amanti”, “Col Tempo” e”Non andare via”. Fino al 1979 non si ferma mai, per 14 anni lavora ininterrottamente, e senza mai scendere di livello. In questi anni incide canzoni come “Il paradiso”, “Tutt’al più”, “Non ti bastavo più”, “Pazza idea”, “Incontro”, “Sentirti” e “Pensiero Stupendo”, brani ancora richiestissimi dal pubblico nei suoi concerti attuali. Per non correre il rischio di perdere di vista la realtà, Nicoletta decide di concedersi una pausa e va in America. Sceglie di “vivere” non avendo potuto farlo per il troppo successo , ma tre anni dopo incide “Cerchi” un album registrato a San Francisco in anticipo sui tempi, musica innovativa e testi ermetici, che disorienta il pubblico italiano, ma conferma il suo talento e la necessità di rinnovarsi. Poco dopo si presenta al Festival di Sanremo con una performance da brividi. Esegue “Per una bambola” delicata canzone introspettiva, e vestita Versace diventa una splendida ed elegantissima geisha. Vera diva della manifestazione, conquista una standing ovation (la prima di ogni tempo) nella sala stampa dell’Ariston.
Potremmo andare avanti ore per “raccontare” Patty Pravo, perché da questa performance sanremese ne seguono tante altre, e tanti successi come “Pigramente signora”, “Oltre l’eden” un album le cui canzoni sono delle perle ancora proposte dal vivo. Altra nota degna di essere raccontata è quella che vede Patty Pravo sbarcare in Cina. E’ il 1994 e Nicoletta è la prima artista italiana ad avere successo in questa terra. Praticamente porta il rock in Cina, mettendo a disposizione di gruppi famosi le sue esperienze. Ed è la prima artista italiana ad esibirsi nella televisione di stato davanti ad un pubblico di un miliardo e trecentomila spettatori cantando in cinese. Da qui nasce “Ideogrammi” un capolavoro di ricerca, di unione tra arcano e futuro, strumenti tradizionali e computer, che vede proporre autori come Rimbaud.
In Italia subito dopo è di nuovo Sanremo, con “I giorni dell’armonia” una romanza, e ancora Sanremo con il mitico successo scritto da Vasco Rossi “E dimmi che non vuoi morire”. Patty sul palco dell’Ariston si presenta bella più che mai,e con un fisico e una forza da ventenne che la porterà ad esibirsi in un tour di 120 date e a vendere in un mese 350mila copie.
Da qui altri dieci anni di carriera, senza interruzioni, dove Patty inala successi soprattutto nei live. Ogni suo concerto registra sold out, e davanti a lei c’è sempre un pubblico di 4 generazioni. Ragazzi giovanissimi che sanno a memoria le sue canzoni, nuove anime prave che si aggiungono ai meno giovani.
Il tour estivo si è concluso quest’anno all’Arena di Verona il 18 settembre davanti a 9 mila persone e in totale sono 160mila quelle che l’hanno applaudita nelle diverse locations.
La nuova incisione de “La bambola” è stata uno dei tormentoni estivi sia delle radio che delle tv, con un videoclip “ispirato” a Amy Whinehouse.
Il disco “Spero che ti piaccia… pour toi” lo scorso anno in Francia è stato un hit, e per la prima volta un’artista italiana ha cantato in arabo.
Il libro edito da Mondadori e uscito nel 2007, “Patty Pravo Bla bla bla”, la vede per la prima volta raccontarsi in una biografia.
Oggi Patty Pravo sta preparando un nuovo disco che uscirà in autunno, preceduto a febbraio da un cd live registrato all’Arena di Verona con 2 brani inediti, e da un dvd tratto dagli ultimi live ancora in corso.