Intervistiamo

Polemica SEL sugli arredi: l’assessore Carrozza replica

“Attacchi sgradevoli, basati su palesi falsità, al limite della diffamazione. Mi auguro solo che Sinistra e Libertà, partito che rispetto, non condivida tali metodi”. Così l’assessore alla pubblica istruzione, Patrizia Carrozza, ha definito la nota di un esponente di SeL che l’accusa di avere speso 8mila euro per arredare il suo ufficio e di percepire indebitamente rimborsi spese.

“Ci sono esponenti della sinistra, fortunatamente non molti, che intendono la battaglia politica come demolizione sistematica dell’avversario. Non si spiega altrimenti la valanga di fango che continua a rovesciare contro la mia persona questo esponente di SeL che non sappiamo nemmeno se parla a nome del suo partito o a titolo personale. Con l’accusa di essermi arredata l’ufficio in tempi di spending review si è passato veramente il segno. L’acquisto di arredi per gli uffici dell’assessorato, e non della stanza dell’assessore come falsamente asserisce l’estensore della nota, è stato deliberato nel novembre del 2011, mentre l’aggiudicazione della fornitura è avvenuta nel mese di gennaio durante la gestione commissariale. Come è facilmente desumibile dalle date, non sono stata io ad ordinare gli arredi, peraltro per una spesa molto modesta. Durante la mia gestione è avvenuta solo la liquidazione delle spese, ma anche i bambini sanno che si tratta di atti dovuti dopo l’aggiudicazione di una fornitura. La seconda falsità riguarda la cosiddetta “elargizione” di rimborsi spese. Anche in questo caso interviene la legge che disciplina molto chiaramente la materia. Posso solo ribadire che non percepirò nemmeno un centesimo che non sia dovuto per legge”.

“Quanto all’inelegante invito a tornarmene a Roma, posso dire all’estensore della nota che ho accettato con entusiasmo l’invito rivoltomi dal sindaco Sergio Abramo di occuparmi del settore pubblica istruzione della mia città, pur consapevole del sacrificio di dover conciliare tale impegno con quello di componente del gabinetto del ministro Profumo. Spero di ripagare la sua fiducia e quella che in me ripongono tanti cittadini, genitori e operatori della scuola, con i quali mi sto confrontando apertamente sui difficili e delicati problemi che riguardano il sistema scolastico di Catanzaro. Stiamo lavorando per risolvere tali questioni in maniera strutturale, senza ricercare soluzioni-tampone, sapendo che la disastrosa situazione finanziaria del Comune impone scelte veramente dolorose, come il momentaneo taglio delle mense scolastiche fino a dicembre. Un esempio viene dal piano per la sicurezza antisismica degli edifici scolastici, a cui lavorerà un’èquipe di tecnici sulla base dei suggerimenti spassionati e gratuiti dell’on. Aurelio Misiti. Non voglio fare polemiche con i miei predecessori che stimo e rispetto, ma la sinistra ha avuto cinque anni di tempo per adeguare in maniera antisismica i plessi scolastici”.

“Concludo dicendo ai partiti dell’opposizione che le critiche e i suggerimenti, anche aspri, non mi spaventano. Anzi, li considero preziosi per ricercare le migliori soluzioni possibili. Non accetto però il metodo della diffamazione e delle falsità”.

Autore

Salvatore Ferragina

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