CATANZARO  E’ ufficiale, Giorgio Corona sarà la prima punta del Catanzaro targato Braglia. Il 100% del cartellino dell’attaccante ex Brindisi è passato dalle mani del Messina a quelle del sodalizio calabrese. Con il capocannoniere in carica del girone C sarà stipulato un contratto triennale che prevede un ingaggio stagionale superiore ai 100 mila euro.
Massimo Poggi è raggiante: «Abbiamo “coronato” il sogno dei tifosi catanzaresi», afferma con un evidente gioco di parole l’amministratore delegato, che continua: «Adesso bisognerebbe dare una risposta a questa nuova società ». Il Catanzaro, oltre ad aver chiuso il più eclatante colpo di mercato della C2, può vantare una salda posizione nella prima fascia, per quanto riguarda la classifica di cui si terrà conto per un eventuale ripescaggio in C1.
Ora, colmata la lacuna che ha condizionato negativamente il cammino dei giallorossi nella scorsa stagione, la società di via Lombardi dovrà concludere le altre trattative in corso. Bisogna, però, tenere ben presente che l’organico 2002-03 ha centrato la finale play off, segno questo che la rosa necessiterebbe soltanto di essere puntellata, specialmente tra le riserve. Proprio la panchina corta è stata uno dei due nei, insieme all’assenza di una punta centrale, che ha caratterizzato il Catanzaro di Dellisanti.
L’arrivo di Corona dovrebbe portare alla cessione di Ascoli, Alfieri, Milone e De Sanzo. Per quanto riguarda gli ultimi due, la loro partenza era data come assodata ormai da giorni. Ascoli e Alfieri erano, invece, in predicato per rimanere ancora in Calabria. I due centrocampisti hanno assicurato prestazioni notevoli nell’arco dell’ultimo campionato, andando a costituire la spina dorsale del migliore reparto della squadra.
Piero Braglia, però, non si allinea al coro: «Corona non è sufficiente. Un giocatore solo non basta per fare una squadra. Nel calcio tutti i giocatori sono importanti, Ascoli e Alfieri andranno via da Catanzaro solamente se ci sarà un’alternativa valida. Certamente, poi, Corona è forte sappiamo che per la categoria è una garanzia».
Con l’Acireale è possibile che si consumi uno scambio tra Alfieri e Pandolfi. L’attaccante acese è stato protagonista di un buon inzio di stagione, ma non è riuscito a disputare l’intero campionato offrendo prestazioni costanti. Ha, comunque, segnato reti decisive per la promozione in C1 della sua squadra.
Il Catanzaro ha anche richiesto alla Salernitana Antonio Arcadio. L’ostacolo è costituito dall’ingaggio della punta. L’ex attaccante del Siena, che compirà 31 anni a novembre, ha un contratto con la società granata fino al 2004, ma è stato ceduto in prestito per mezza stagione alla Spal, dove ha segnato 3 gol in 10 gare giocate. Più probabile l’arrivo del ventenne Fabio Mazzeo, per rinfoltire la panchina.
Ancora incerto il futuro di Fabio Moscelli come spiega Braglia: «Moscelli ha segnato 27 reti in 2 stagioni. Anche se ha sbagliato un rigore molto importante, potrà essere ceduto solo se c’è un’alternativa valida. Il Catanzaro non può privarsi di gente importante, magari contribuendo pure a pagare l’ingaggio annuale del giocatore. Lo stesso Falco può essere utile, perché è capace di giocare in avanti da esterno, sia a destra sia a sinistra».
Poi sulla scelta professionale di lasciare Chieti (C1) per allenare il Catanzaro, afferma: «E’ un’esperienza che volevo fare, Catanzaro è un’occasione importante. A Chieti avrei potuto allenare per altri 10 anni, dopo aver fatto bene negli ultimi due campionati. Con la società c’erano buoni rapporti».
L’ex giocatore del Catanzaro primi anni ’80 rimpiange una cosa del passato: «La categoria in cui giocavo, prestigiosa. Adesso, so che il pubblico non ha più molta pazienza, non mi aspetto che si comporti allo stesso modo di quanto fatto allora».
Enrico Foresta – Il Quotidiano