Ancora una raffica di penalizzazioni dalla Disciplinare dopo il per la falsificazione della documentazione per il ripescaggio. Tredici i club puniti in Lega Pro, mentre la Vibonese stavolta se la cava con una multa nonostante fosse stata deferita. Naturalmente anche il Catanzaro subisce l’ormai consueta sanzione di due punti che aggiorna l’handicap giallorosso a 7 punti complessivi e riporta l’Effeccì a due punti in classifica.
Le motivazioni, presenti nel comunicato ufficiale, sono le solite: la violazione delle norme sui pagamenti degli stipendi ai propri tesserati e dei relativi contributi Irpef ed Enpals, relativi al I e al II trimestre. Per questo motivo la Disciplinare, oltre ai due punti di penalizzazione, ha inibito per sei mesi Giuseppe Santaguida, accogliendo in parte la richiesta della Procura Federale che era più pesante (3 punti di penalizzazione e 7 mesi di squalifica per l’amministratore unico giallorosso).
Per motivi analoghi, la Disciplinare, su segnalazione Covisoc, ha disposto penalizzazioni per altre 12 società da scontarsi nella corrente stagione sportiva. Due punti sono stati inflitti a Salernitana, Sangiovannese, Cosenza, Pro Patria, Brindisi e Melfi; un punto a Giulianova, Alessandria, Foligno, Matera, Carpi e Pomezia. Graziata la Vibonese, la cui violazione (un errore di trascizione del codice IBAN per il pagamento dello stipendio di un calciatore) è stata considerata “in buona fede”.
Con questi due punti, la catena giallorossa di penalizzazioni da scontare in questa stagione è finita. Il distacco dalla Vibonese sale a 14 punti con 5 partite ancora da giocare. Una sconfitta domenica contro il Brindisi (si giocherà ancora a porte chiuse) e il contemporaneo successo della Vibonese sull’Avellino sancirebbero la matematica retrocessione del Catanzaro in serie D. A meno che la Corte di Giustizia Federale non sovverta la decisione di ieri della Disciplinare, retrocedendo all’ultimo posto della classifica il Pomezia.
Red