Nelle ultime settimane vi abbiamo raccontato di storie che hanno dell’incredibile,
dal diffidato arrestato perchè guardava la partita dal balcone agli ultras
dell’Angri travestiti da barellieri per seguire la propria squadra condannata
a giocare a porte chiuse. E anche in questa edizione non saremo da meno. Spulciando
un po le testate giornalistiche presenti in rete mi sono imbattuto in un articolo
molto curioso che voglio riportarvi di seguito:
ROMA – Addio alla golardia negli stadi: niente insulti e violenze se si vuole
evitare il divieto di accesso, ma anche niente gesti provocatori. Se un tifoso
sceglie, dunque, di abbassarsi beffardemente i pantaloni e le mutande e mostrarsi
in tutta la sua nudità alla polizia, sappia che rischia di non poter
più entrare in uno stadio. Perché il suo comportamento non è
soltanto provocatorio è un vero “incitamento o induzione alla violenza”.
Lo ha sentenziato la Cassazione, affermando che è incita la violenza
il comportamento dei tifosi che allo stadio “rifiutano di fornire le proprie
generalità alle forze dell’ordine e si abbassano i pantaloni e le mutande
esibendo agli agenti gli organi genitali”. A rivolgersi alla Suprema Corte
un ultrà del Brescia, che dopo lo strip tease aveva ricevuto un proveddimento
del questore di Udine con il quale gli era vietato lo stadio durante lo svolgimento
delle partite del Brescia, per la durata di un anno. Inoltre, avrebbe dovuto
presentarsi alla questura di Brescia mezz’ora dopo l’inizio di ogni partita.
I fatti risalgono al 1 ottobre di tre anni fa e il giovane si era opposto con
foga alla decsione del questore, peraltro ratificata dal Gip. Ma anche la Cassazione,
alla fine gli ha dato torto. La Suprema Corte ha, comunque, disposto il rinvio
al Gip del tribunale di Udine del divieto di stadio.
Ma solo per un fattore tecnico: verificare se al tifoso – come stabilito, in
precedenza – erano state date le 48 ore di tempo necessarie per difendersi dal
provvediemento sanzionatorio.
Fonte: ilnuovo.it
Lo spettacolo sarà sicuramente brutto da vedere ma è sempre meglio
che una pietrata in testa. Comunque a voi ogni tipo di considerazione.
Chiudiamo ora riportando il comunicato del Movimento Ultras riguardante la
manifestazione del 22 Giugno a Milano. Ricordiamo che già ad Aprile era
stata organizzata una manifestazione simile a Roma dagli esiti poco soddisfacenti
per via di numerose incomprensioni tra il gruppo organizzante (gli Irriducibili
Lazio) ed i maggiori gruppi italiani che quindi hanno disertato l’evento.
Manifestazione Nazionale, Milano 22 Giugno.
Sono ormai molti mesi che si sta lavorando per organizzare forme di protesta
decise ed unitarie contro lo stato attuale del calcio e contro i provvedimenti
che vengono costantemente presi per arrestare ed eliminare il tifo organizzato.
I contatti tra le tifoserie sono proseguiti serrati ed hanno portato ad indire
una manifestazione unitaria a Milano. Si ritiene infatti che un passo del genere,
compiuto con criterio, tempi organizzativi sufficienti ed in un giorno festivo,
sia fondamentale per far sentire la propria voce e cercare di ottenere qualche
risultato di rilievo.
E’ ORA DI DIRE BASTA!
MOBILITIAMOCI PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE E LE NOSTRE RAGIONI!!!
L’APPUNTAMENTO È PER DOMENICA 22 GIUGNO A MILANO!
Ore 13 Concentramento in Piazza Duca d’Aosta, di fronte alla stazione Centrale
Ore 14 Partenza del corteo
Ore 15 Arrivo sotto la Lega Calcio e lettura comunicato
Ore 16 Rientro in stazione Centrale
Quali gli obiettivi della manifestazione??
Da un lato prendere posizione contro la repressione di cui il mondo Ultras è
tropo spesso vittima negli ultimi tempi. Le misure adottate da legislatori,
giudici e forze dell’ordine per contrastare la violenza calcistica hanno come
unico scopo quello di criminalizzare l’intero universo del tifo organizzato,
e finiscono per alzare il livello di tensione dentro e fuori gli stadi invece
di ridurlo. Allo stesso modo, provvedimenti come l’arresto in flagranza differita
alle 36 ore o le custodie cautelari emesse mesi dopo i fatti contestati, rasentano
l’incostituzionalità e sono evidentemente sproporzionati al reato.
Dall’altro lato si vuole puntare l’indice su un sistema calcio che sostiene
l’impunità per i propri errori, minimizzando fallimenti economici, casi
di doping e di passaporti falsi, e promuovendo invece manovre ambigue e legalmente
dubbie per tappare i buchi di tutte quelle società che altrimenti sarebbero
sull’orlo del fallimento. Lo stesso sistema calcio che si vuole d’altro canto
liberare del tifo organizzato a prescindere dal fatto che produca o meno violenza,
probabilmente perché gli stessi Ultras incarnano lo spirito antico del
gioco, ostacolandone quindi una trasformazione in puro spettacolo di intrattenimento
votato al guadagno economico ed al mercato dei diritti televisivi.
Calendari massacrati a seconda dei voleri di Presidenti e pay-tv, partite a
qualsiasi ora con preavvisi minimi, costanti impedimenti alla libertÃ
di movimento tramite leggi tese a scoraggiare le trasferte, diffide immotivate
comminate senza alcuna reale possibilità di difesa… E potremmo proseguire
a lungo. Questa è la situazione in cui ogni Ultras deve vivere ogni giorno
della settimana, e non solo durante la partita!
La manifestazione è aperta a tutti i gruppi che desiderino scendere
in strada pacificamente fianco a fianco con gli altri gruppi, mettendo da parte
per qualche ora ogni rivalità per il bene del movimento. E’ ovviamente
fondamentale che chi decide di presenziare abbia il totale controllo sul proprio
gruppo e sia certo di poter far rispettare da tutti le poche inderogabili regole
stabilite.
* Assolutamente vietati scontri o incidenti di ogni tipo tra gruppi o singoli
e con le forze dell’ordine!
* Vietati simboli o slogan politici di ogni tipo (né destra, né
sinistra), anche su sciarpe e abbigliamento!
* Vietati cori contro le altre squadre o contro gli altri gruppi, così
come cori a favore della propria!
* Da evitare striscioni e stendardi del proprio gruppo o bandiere di parte (comprese
quindi bandiere della pace, quelle dell’Italia etc…)!
* Ok sciarpe ed abbigliamento del proprio gruppo!
* Fortemente incoraggiati striscioni, stendardi e cori contro repressione e
calcio in tv e per un calcio a misura di tifoso!
* I singoli che desiderano partecipare sono pregati di unirsi al proprio gruppo
o alla propria tifoseria di riferimento, per limitare al massimo la presenza
di “cani sciolti†e favorire la compattezza del corteo!
Vi ricordiamo che la manifestazione comincia quando si lascia la propria
città e finisce quando si rientra a casa! regolarsi quindi di conseguenza,
visto che durante il viaggio, sul treno o in strada, potreste ovviamente trovare
tifoserie “nemiche”, ma che ogni contatto o incidente deve assolutamente
essere evitato.
Non sono ammessi errori o leggerezze. A rimetterci e’ tutto il movimento!
i responsabili dei gruppi sono quindi da considerarsi responsabili per il comportamento
della propria gente.Giannantonio Cuomo
MOVIMENTO ULTRAS.
“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”
Torniamo in Italia, dopo le bellissime immagini argentine della scorsa settimana,
per ammirare “La Fossa dei Leoni” del Milan.
MILAN