”Il decreto antiviolenza è già entrato in vigore e può
quindi essere applicato anche agli incidenti avvenuti al Delle Alpi Sabato sera
durante Torino-Milan”. Ad annunciarlo è il sottosegretario alla
Cultura, con delega allo Sport, Mario Pescante. ”E’ stato approvato stamattina
(ieri per chi legge), per intenderci è pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale: quindi non solo è in vigore ma si applica anche agli incidenti
di Sabato perchè è entro le 36 ore. Ovvio che siamo molto soddisfatti
di questa rapidità . Dobbiamo ringraziare le istitutuzioni che, con questa
tempestività , hanno messo le forze di polizia in condizione di applicare
il decreto anche agli episodi di Sabato”.
Ma ricostruiamo quanto è accaduto a Torino.
Alla fine dei primi 45 minuti, quando il Milan era già in vantaggio per
3-0, alcuni tifosi granata iniziavano a creare i primi problemi ma niente di
che, la tensione sembrava essersi allentata ma cinque minuti dopo l’inizio della
ripresa si sono visti i tifosi sfondare la barriera protettiva dalla parte della
curva Maratona. Alcuni sono anche entrati in campo e hanno bombardato con seggiolini
e altri oggetti una ventina di poliziotti che si trovavano nelle vicinanze,
i quali rispondevano a loro volta rilanciando il tutto al mittente. Questo ping
pong, a mio avviso deleterio da parte delle forze dell’ordine in quanto non
facevano altro che alimentare le ire dei supporters, ha avuto fine solo quando
un’altro gruppo di poliziotti, giunti in rinforzo, ha iniziato un lancio di
lacrimogeni i quali oltre ad allontanare i tifosi dalla pista adiacente il terreno
di gioco, hanno costretto l’arbitro Palanca, in lacrime, a sospendere permanentemente
la partita.
Purtroppo questo è stato solo l’inizio di una ennesima giornata di campionato
caratterizzata da episodi che vedono come protagonisti esclusivamente dei teppisti.
Ad Ancona una bomba carta, lanciata dal settore occupato dai tifosi del Vicenza,
esplode in campo causando la momentanea sospensione della gara per permettere
al guardalinee, ad un giocatore dell’Ancona “Marco Schenardi” e ad
un uomo del Vicenza “Christian Fissore” di riprendersi dallo stato
di stordimento causato, appunto, dal petardo.
A Genova invece un razzo, sparato dai tifosi dell’Ascoli, è finito contro
un maresciallo dei carabinieri incendiandogli la divisa. Il militare, circondato
dai colleghi che hanno immediatamente spento le fiamme, ha riportato ustioni
di 1 grado guaribili in dieci giorni. Ferito più lievemente l’appuntato
accanto a lui.
Torniamo anche questa settimana a parlare della Campania. Teatro di violenza,
questa volta, lo stadio “Alberto Pinto” di Caserta, in occasione del
derby partenopeo fra Casertana e Boys Caivanese (Serie D, girone G).
La gara è terminata 2-1 per gli ospiti ma, durante il match, i tifosi
giunti da Caivano sono stati fatti oggetto di lanci di pietre da parte dei supporters
avversari che, oltre a creare panico e scompiglio, hanno colpito ad un occhio
il vice questore Pasquale Manzo, responsabile dell’ordine pubblico, e portato,
per accertamenti, al vicino ospedale di Caserta.
In serata è stata valutata la possibilità di un intervento chirurgico
e di un trasferimento a Napoli.
Colpito anche un carabiniere, anch’egli costretto a sottoporsi alle cure dei
medici.
I rinforzi non hanno tardato a giungere e la situazione è tornata alla
calma, consentendo lo svolgimento regolare della partita.
Chiudiamo riportando un comunicato stampa rilasciato in settimana dal direttivo
della Curva Nord della Carrarese che con questo gesto spera si possa porre un
freno alle diffide che spesso colpiscono i tifosi sbagliati.
«Il direttivo c.u.i.t. dopo le ennesime diffide che hanno colpito 7 persone
, di cui 5 membri dello stesso, ha deciso di sciogliersi a tempo determinato,
finchè la verità sui fatti in questione riguardanti la presunta
aggressione di Luni non verrano appurati nelle sedi opportune. I membri del
direttivo, colpiti da tale provvedimento sentendosi perseguitati hanno così
deciso di sciogliere il direttivo stesso, lasciando la curva senza più
alcuna organizzazione e guida per quanto concerne trasferte, coreografie e comportamenti
da tenersi. D’ora in avanti tutti i nostri sforzi saranno svolti per appurare
la verità , al riguardo è già stato dato l’incarico di tutelarci
a un pool di avvocati anche di fuori provincia».
Notizie prese da varie fonti.