Cinquanta opere di autori nazionali ed internazionali; correnti artistiche dell’intero Novecento. Si tratta di “Pictura”, l’interessante mostra d’arte contemporanea inaugurata in questi giorni nei sotterranei del S.Giovanni di Catanzaro.
L’esposizione, che tanto sta facendo parlare di sé anche sui networks nazionali, al taglio del nastro inaugurale ha visto presenti: collezionisti, amanti dell’arte, studenti dell’accademia delle belle arti e numerosi giovani.
I visitatori sono stati accolti dal giornalista Arcangelo Pugliese (nella foto con un’opera di Gianni Testa) curatore dell’evento. Egli ha dichiarato: «Catanzaro merita manifestazioni di così ampio respiro per uscire dal cupo provincialismo e confrontarsi più spesso coi grandi circuiti dell’arte.
“Pictura”- lo stesso ha proseguito- si articola attraverso un percorso espositivo ragionato. Cuore pulsante della mostra sono i lavori di Bruno Ceccobelli, padre della post-transavanguardia italiana. I suoi lavori di grandi dimensioni presentati a Catanzaro hanno una simbologia che si rifà alle Sacre Scritture. In particolare l’opera “Danza me” celebra la gioia di vivere. Tema che abbiamo scelto come filo conduttore dell’intera iniziativa espositiva».
Di valore, ancora, la presenza di tele di Gianni Testa, recentemente insignito del Premio alla Carriera. Alle gallerie del S.Giovanni si possono ammirare i suoi famosi cavalli, descritti con colori accesi, fauvisti.
Stesse tonalità nelle opere del grande Ernesto Treccani. Il Maestro milanese incanta coi suoi lavori introspettivi dai toni fantastici, sognanti.
Gli oli di Franco Fortunato si distinguono invece per le tematiche magrittiane e surrealiste: uomini con la bombetta, scene al di là del tempo e dello spazio. Il tutto in un gioco di specchi e riflessi.
Una sezione particolare è riservata al sardo Roberto Masia. Questi, sulla scorta degli impressionisti, ha dato vita al fusionismo. Sulla tela ha miscelato colore e materia, luce e spirito. Il risultato sono suggestive vedute sull’acqua, interni eleganti e figure sinuose.
Walter Piacesi, originario delle Marche, fa sorridere con le sue donne civettuole e sbarazzine. Gli oli di Bruno Donzelli danno un tocco di ironia strizzando l’occhio alla pop art. Renzo Meschis coi suoi limoni porta al S.Giovanni un raggio di sole palermitano. Ivan Vulic affascina i visitatori con le sue donne gitane: flessuose e irraggiungibili.
Un settore particolare dell’esposizione è dedicato ai Maestri calabresi: Mimmo Rotella, Omar Fedhan, Enotrio Pugliese e Bruno De Cerce. Quest’ultimo negli anni Sessanta è stato il simbolo di via Marghutta, l’area milanese occupata dagli artisti.
All’inaugurazione, a guidare i visitatori lungo il percorso espositivo è stata la giornalista Teresa Lara Pugliese. «Ci onoriamo di avere a “Pictura” anche due autori d’oltreoceano- ha dichiarato la stessa- come cubano Alejandro Garcia. Questi è artefice di un mondo a metà fra metropolitano e aborigeno. Per i suoi lavori si rifà infatti alla sua cultura d’origine attingendo qua e là dai Maestri europei ed americani. Ancora, il californiano Mark Kostabi che si caratterizza per le sue figure-manichino, calate in ambienti dai colori pubblicitari. Questo artista, grazie ad un modello produttivo di tipo industriale, ad oggi ha venduto oltre 10.000 opere. Giornalmente i suoi acrilici sono battuti sulle maggiori aste mondiali con quotazioni davvero notevoli».
Agli amanti dell’arte si ricorda che “Pictura” resterà aperta a Catanzaro fino al 22 aprile. Sarà possibile visitarla con visita guidata: alla mattina dalle ore 9,30 alle 13,00; nel pomeriggio dalle 17,00 alle 20,00.