Che il Cipe abbia dato il via libera al Piano per il Sud assegnando 7,3 miliardi di euro per interventi strategici nel Mezzogiorno è una buona notizia. Che di questi la Calabria ne beneficerà per circa 1,2 miliardi è ancora una buona notizia..che diventa via via meno gradevole, fino a rilevarsi un pessimo annuncio, quando leggiamo come tali soldi pubblici vengono ripartiti all’interno della nostra regione. Innanzitutto riteniamo utile, ai fini di una giusta comprensione del Piano, separare le somme destinate a infrastrutture di valenza regionale e nazionale da quelle stabilite per singole città; in questa prospettiva registriamo che circa 190 milioni vanno ad infrastrutture quali la A3 e le Ferrovie oltre ai 662 milioni per acquedotti e viabilità, tutte opere impattanti positivamente su ampi contesti provinciali. Fin qui nulla da eccepire. La rimanente cifra, ovvero 437 milioni di euro, è invece destinata a specifici territori ed è su questo dato che ci sorge più di un dubbio: infatti ben il 73% di tale somma è riservata ad una sola città, Reggio (che prende 320 milioni per la riqualificazione urbana), mentre solo un misero 4,5% è “generosamente offerto” alla città capoluogo di regione, Catanzaro, che si aggiudica 20 milioni di euro destinati al completamento del Porto.
Ci sembra evidente che qualcosa non va. E non si tratta di una nostra opinione ma la conseguenza logica dei numeri presenti nel Piano per il Sud destinato alla nostra regione, che, a questo punto, possiamo più opportunamente ribattezzare “Piano per Reggio Calabria”. Tale programmazione sembra rispondere a quella logica municipalistica che abbiamo sempre limpidamente contestato al presidente della nostra regione da prima ancora che fosse eletto. E i fatti, nostro malgrado, ci hanno dato ragione e continuano a darcene. Per esempio, nel maggio scorso, nessuno ci ha saputo spiegare perché la Regione Calabria abbia stanziato 90 milioni di euro per la città di Reggio quale “finanziamento aggiuntivo” oltre a quelli già programmati in via ordinaria. Ci piacerebbe conoscere i motivi di tale “aggiunta” straordinaria. Così come ci è sembrato eccessivo spendere 800mila euro per Miss Italia nel mondo, evento organizzato…a Reggio. E altrettanto eccessivo ci appare l’accordo siglato a giugno tra la Regione Calabria ed RTL per riportare il network in riva allo Stretto. Senza dimenticare l’immenso fiume del “decreto Reggio”. A tal proposito, e solo per curiosità, ci chiediamo se esista un’altra città in Italia destinataria di così tanti soldi pubblici?
Sono dati tanto clamorosi quanto imbarazzanti da sottolineare. Ma non possiamo tacerli. E non è davvero colpa nostra se Scopelliti non riesce ad interpretare il ruolo dell’uomo-regione, preferendo mantenere il suo ancestrale profilo municipalistico.
Mentre riconosciamo l’attivismo del nostro sindaco Michele Traversa, e lo ringraziamo per aver fatto sue alcune battaglie storiche del nostro movimento, a questo punto ci chiediamo se potrà ricevere un adeguato sostegno dal suo gruppo politico di riferimento a livello regionale e nazionale: le briciole destinate al capoluogo sono uno scandalo politico, ed un amministratore navigato come Traversa lo sa molto bene e siamo certi che non accetterà di soggiacere passivamente al pari di tanti ruffiani. Siamo pertanto interessati a conoscere le contromosse che si vorranno mettere in campo per eliminare la sperequazione così sfacciatamente palesata in questo Piano per la Calabria.