La “Notte Marina” si appresta con le sue molteplici iniziative di carattere ludico, a vivacizzare la città di Catanzaro e segnatamente il suo quartiere marinaro nel pieno della sua stagione estiva. L’assessorato competente (mai come ora il termine sembra più appropriato) ha profuso tutta la sua capacità organizzativa e tutta l’energia possibile a che un quartiere vocato al turismo balneare viva una notte magica con salutari ed evidenti ricadute su di un territorio che stenta a decollare. Così come la “Notte Piccante”, svoltasi nel centro storico nell’anno trascorso, anche la “Notte Marina” ha lo scopo di “animare”, cioè dare anima al quartiere ed alla città tutta. Ma tali iniziative lodevoli della Pubblica Amministrazione devono servire anche a “scuotere” quei cittadini che atavicamente attendono che qualcuno agisca e dia impulso al territorio in loro vece. Mi riferisco alle molteplici associazioni di categoria che, da tali occasioni dovrebbero trarre spunti invitanti, promuovendo anzi esse stesse iniziative che diano impulso, vita e nuova linfa al commercio e che fungano da polo attrattivo nei quartieri della città di Catanzaro. Non si può, insomma, sempre attendere che si spenda solo danaro pubblico per incrementare il turismo. In altre città d’Italia a vocazione marinara (vedi la “Notte Rosa” di Rimini organizzata dal consorzio degli albergatori o esempi come la Confcommercio di Patti in Sicilia che contribuisce notevolmente nel mantenimento della squadra di pallacanestro ai livelli più alti nel panorama cestistico nazionale), sono i settori produttivi che agiscono da traino nella promozione, e nella valorizzazione del territorio, ben sapendo che vi sarà sempre un consistente ritorno economico per tutti. Invece, roba da non credere, la Confcommercio di Catanzaro non solo è colpevolmente inerte e pigra, ma addirittura contesta e polemizza: siamo al disfattismo totale! Ben venga dunque anche quest’anno il “divertissement” a spese della collettività. Ciò che importa è che sia però da forte stimolo per una futura iniziativa privata che sappia viaggiare su proprie gambe ed idee. E’ nell’indole del calabrese medio disquisire non su quel che si fa ma su come si fa, molte a volte una telefonata, una pacca sulla spalla, un pettegolezzo, una confidenza in anteprima sono determinanti per non essere attaccati, contestati, vilipesi, derisi, al di la della bontà dell’iniziativa. Una leggenda metropolitana racconta di rapporti interpersonali molto marcati tra le persone, sarebbe più consono definire piccoli provinciali e falsi borghesi una fascia importante di popolazione aspirante classe dirigente che vive nel pettegolezzo prima della cronaca dei quotidiani, nell’ignoranza che genera l’invidia e nell’incapacità che manifesta il proprio disagio dinanzi a persone cariche di entusiasmo, di energia, di positività e di idee. L’obiettivo, certo non ambizioso, di purtroppo numerosi calabresi è quello del livellamento verso il basso, il trionfo della mediocrità. E allora viva la “ notte Marina” viva la positività, viva la gioia di vivere, e spazio a chi ha voglia di fare.
TONY PROSCIA – Presidente Associazione Culturale “PETRUSINU OGNI MINESTRA”