Perseguitava le sorelle, imprenditore condannato

Si tratta di Girolamo Albano

Si è concluso con una condanna a un anno e sei mesi di reclusione il giudizio abbreviato a carico dell’imprenditore catanzarese Girolamo Albano, accusato di atti persecutori, lesioni e calunnie nei confronti delle sue due sorelle. Il giudice dell’udienza preliminare, Gabriella Reijllo, ha ritenuto l’uomo colpevole degli atti persecutori nei confronti di una sola delle due donne – assolvendolo dalla medesima accusa verso la seconda sorella -, ed inoltre delle altre contestazioni, condannandolo inoltre al pagamento del risarcimento simbolico di un euro chiesto dall’avvocato Enzo Ioppoli, che ha rappresentato le due donne costituitesi parte civile.

Il procedimento penale a carico di Albano venne alla ribalta delle cronache a marzo del 2012, quando l’imprenditore fu arrestato per aver avvicinato una delle sue sorelle all’interno della sede dell’impresa di famiglia, nonostante una precedente diffida della Questura a restarne lontano proprio per precedenti episodi che dimostravano la compromissione dei rapporti. Una guardia giurata presente, quel giorno, allertò la polizia che, giunta sul posto, arrestò Albano. Poi il giudice per le indagini preliminari dispose per l’imprenditore la misura cautelare della custodia in carcere che, il 13 marzo, il tribunale del riesame sostituì con quella degli arresti domiciliari.

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Redazione

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