Comune intende difendere il proprio legittimo diritto di utilizzare le aule del Palazzo Galluppi che ospitavano e ospitano una succursale del II circolo didattico. L’assessore al patrimonio, Domenico Iaconantonio, si è rivolto con una lettera al Prefetto Di Rosa, chiedendo un incontro urgente per illustrare i termini di una questione che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’imminente inizio dell’anno scolastico.
Palazzo De Nobili contesta la posizione dell’Agenzia del Demanio che intenderebbe sottrarre al Comune le aule in questione – dimenticando che le stesse sono utilizzate per finalità scolastiche fin dal 1954 – per assegnarle all’Amministrazione Provinciale.
Iaconantonio conferma la disponibilità immediata del Comune a sottoscrivere la convenzione per la concessione della porzione relativa all’ immobile “Galluppi”, “nei termini di consistenza ormai consolidata e corrispondente a quella in fruizione all’entrata in vigore della L. 23/96, così come chiaramente espressi nella Delibera G.M. n° 467 del 24 luglio 2009, già trasmessa all’Agenzia del Demanio”. Tale disponibilità immediata era stata già espressa nello scorso mese di giugno, con una missiva del responsabile del settore patrimonio, ing. Alba Felicetti, che precisava che “alla Convenzione trasmessa da codesta Agenzia devono essere apportate le dovute modifiche derivanti dagli obblighi di legge e dagli accordi ormai consolidati e riconosciuti dalla Sede centrale di Roma dell’Agenzia del Demanio, significando che la stipulanda Convenzione deve essere esclusivamente relativa ai locali occupati fin dal 1954 ed alla data di entrata in vigore della L. 23/96 fino al mese di settembre 2008, compiutamente ed univocamente descritti nella delibera di cui sopra, per come ampiamente accertato e stabilito con codesta Agenzia e con il precedente Direttore della Filiale”.
L’assessore Iaconantonio ha anche respinto con forza quanto asserito dall’Agenzia del Demanio per svuotare l’ipotesi di convenzione: allo stato l’Amministrazione Comunale non possiede locali nel centro storico, destinati a scuola, che non siano utilizzati in tal senso e che per ubicazione e caratteristiche possano sostituire la scuola pubblica comunale attualmente allocata presso i locali del “Palazzo Galluppi”.
L’esponente dell’Esecutivo ha sottolineato che l’Agenzia sembra non essere informata che la sezione staccata del Conservatorio di Vibo Valentia è ospitato, ormai da anni, nello storico palazzo dell’ex istituto Rossi, mentre attualmente, ed in maniera provvisoria, cioè fino a quando altri Soggetti competenti non provvederanno, alcuni locali sono stati assegnati all’Accademia delle belle Arti. Cosa sono Conservatorio ed Accademia delle Belle Arti se non “istruzione” ? E’ falso, quindi, affermare – a mio giudizio – che il Comune abbia sottoratto aule all’istruzione.
Iaconantonio ha evidenziato, nella lettera al prefetto, “la negativa ricaduta sociale ed i gravi disagi per gli alunni che frequentano le classi del plesso Galluppi e per le loro famiglie, qualora le aule in uso scolastico al Comune non venissero confermate ed assegnate dal demanio all’Ente locale comunale”, nonchè “ il grave danno economico che ne deriverebbe all’Amministrazione comunale, anche in termini di immagine complessiva della Città”.
Infine, l’assessore si è augurato che in questa vicenda prevalga il principio di “leale collaborazione tra Enti”, nell’esclusivo interesse della collettività.