Dalla Curva

”Per la Fede dei Nostri Padri”

Presenti ancora sugli spalti del “Ceravolo” in almeno duemila unità, ma per quanto tempo ancora?
Riprende da questa settimana la consueta rubrica del lunedì, voce dei tifosi che dagli spalti hanno assistito all’incontro del Catanzaro.

Abbastanza unanime il giudizio delle persone raggiunte telefonicamente a fine gara.
Poco gioco, mancanza d’intesa tra i reparti, difesa al quanto ballerina ed attacco leggerino. Le premesse non sono certamente buone, e l’unica parziale scusante è il ritardo accumulato nella preparazione. Domenica prossima però nessun alibi sarà più accettato, vuoi perché oramai la squadra dovrebbe aver assorbito i carichi di lavoro, vuoi perché ci troveremo di fronte una squadra che come noi ha avuto le stesse difficoltà iniziali, vista l’adesione della stessa al Lodo Petrucci; stiamo ovviamente parlando del Gela.

Luca R. :Che tristezza vedere la curva semivuota. Che tristezza non vedere i colori degli striscioni, delle sciarpe, delle bandiere. Il giallo ed il rosso, hanno lasciato il posto ad un desolante striscione di presenza.
Parlare della partita, non è semplice, dopo i primi venti minuti in cui il Catanzaro ha cercato di imporre il suo gioco, un regalo del guardalinee ed un altro successivo del nostro estremo Botticella, il tutto in due minuti due, hanno in pratica chiuso il match.
Il secondo tempo è iniziato in modo diverso, gli innesti di Wahab e Cunzi hanno dato vivacità alla manovra e qualche spunto personale in più ha portato il Catanzaro più volte sotto la porta dell’estremo lucano; ma proprio mentre cerchiamo con insistenza il gol per riaprire la gara, pronta la “frittata” del terzo gol potentino. Il resto sono due goal che potranno risultare utili sotto il profilo mentale, ma purtroppo non sono serviti a portare a casa neanche un misero punto.
Finisce 2-3 a favore di un Potenza, lineare (solito 4-4-2 di Dellisanti), pratico, ma che alla fine dei conti era ampiamente alla nostra portata.
Insomma altri 3 punti regalati ad un avversario mediocre, che ha avuto il merito di trarre il massimo profitto con il minimo sforzo, violando il Ceravolo e mantenendo pertanto a punteggio pieno la testa della classifica.
Cos’altro dire ? Forse meglio star zitto ed attendere tempi migliori.

Luciano F.:Un aggettivo per questa partita? INQUALIFICABILE.
Fuori condizione, in campo a parte i primi venti minuti e gli ultimi 15 in cui in superiorità numerica abbiamo cercato il pareggio, il vuoto. Squadra sfilacciata, senza personalità; una difesa assolutamente da rivedere Alderuccio ed Angan lenti e sempre in difficoltà, il portiere Botticella in preda a raptus di gioco, ed in avanti un Procopio inguardabile.
Uniche note meno negative, il centrocampo, su cui si può pensare di lavorare e fare in modo di costruirci intorno una squadra che possa per lo meno lottare per una salvezza tranquilla.

Mi sono piaciuti per l’individualità Cuffa e Wahab, e non ha demeritato neanche Coppola, troppo poco, veramente troppo poco per poter pensare di andare avanti e sperare in un futuro migliore.
La verità è che l’agonia dell’ultima stagione, tramutata nella morte del nostro amato Catanzaro, ha trascinato con se anche la passione e l’amore verso i colori e la squadra di calcio della città, e per questo che la sconfitta di oggi è ancora meno digeribile.
Oggi ancora una volta sono venuto allo stadio come abitualmente da 35 anni, ma forse oggi stesso è il caso di dire basta.
Basta con questo squallore, basta con queste farse, basta vedere il Potenza di turno che si prende i tre punti e torna a casa prima in classifica con una squadra che definire modesta è già voler fare un complimento.
Basti pensare che oggi ho visto Alfieri in mezzo al campo correre e dettare il gioco, occorre aggiungere altro?
Nessuna rabbia, solo apatia, nei confronti di una città che ha concesso a due squallidi personaggi di interrompere un sogno lungo 77 anni, solo amarezza per un capoluogo di regione, che piano piano si sta spegnendo, e la squadra di calcio cosa può riflettere se non che l’immagine stessa di ciò che rappresenta?
Comunque vada a finire a Gela, ho già deciso che con la Pro-Vasto non verrò allo stadio, anzi non verrò allo stadio fino a quando non torneremo a lottare per qualche obiettivo concreto, e mi purtroppo mi sa che la nuova notte è appena iniziata.

Giovanni S.:Calcisticamente parlando, credo che questo sia il momento più buio della città. Una notte senza fine, uno spettacolo indecente nella gestione amministrativa della squadra (il riferimento è chiaramente alla “vecchia” US, ndr) e le colpe sono da attribuire solo ed esclusivamente su chi ha lucrato, violentato, ed “ucciso” una delle storie belle della città.
Oggi mi domando a cosa sono serviti i “salti mortali” di Uomini straordinari come il Presidentissimo Nicola Ceravolo per tenere in vita un sogno in una città che per il resto ha ben poco da offrire.
Mi rendo conto che oggi stiamo parlando si un’altra società di un’altra storia, ma il boccone è talmente amaro e difficile da mandar giù, che la razionalità viene offuscata dalla rabbia per ciò che è successo; che fine ingloriosa che abbiamo fatto!
Oggi ho visto la partita dal mio solito posto in curva, e se devo essere sincero parlare di squadra di calcio mi sembra esagerato, manca ancora l’amalgama, almeno 3 elementi di spessore e convinzione nei propri mezzi, e poi mancherebbe una voce autoritaria fuori e dentro il campo, per evitare quanto più possibile i torti arbitrali subiti oggi e domenica scorsa a Monopoli.
Purtroppo attualmente siamo in balia del post-terremoto, attendiamo tempi migliori prima di dare giudizi definitivi.

E’ inutile negare che i giudizi espressi siano figli di una ferita profonda non ancora rimarginata, inutile negare che ad oggi è ancora difficile parlare di calcio e siamo lontani anni luce dalla PAX tra
Società (seppur nuova) e la sanguigna tifoseria giallorossa.
Personalmente al momento non me la sento di spingermi in giudizi che vadano nell’uno o nell’altro verso, sento solo il bisogno di chiedere alla nuova società rappresentata dal Presidente Pittelli di regalarCi nuove emozioni, ne abbiamo Bisogno, Ancora tanto bisogno.
Fateci vedere che siamo ancora IL CATANZARO!

P.S. A margine dell’articolo un personalissimo in bocca al lupo a Giorgio Corona, che ieri ha bagnato anche il suo esordio nella massima serie, con un Eurogol in quel di Cagliari, “purtroppo” con la maglia del Catania, fatti onore Giorgio.

Massimo Saverino

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Massimo Saverino

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