Storie che fanno piangere, e che spontaneamente portano a porsi con una domanda: noi dov’eravamo mentre loro organizzavano quei giochi atroci? Eravamo dove siamo; distratti da altre cose, dal vivere quotidiano, dall’evolversi dei fatti giorno dopo giorno. Eppure gli addetti ai lavori, gli operatori dell’informazione, coloro che vivono a stretto contatto con la notizia di tutti i giorni hanno sempre spiegato ciò che riuscivano a scoprire nelle ombre di paesi amici, liberi e democratici con la debolezza di allevare mostri per un pozzo di petrolio. E il mosaico dell’orrore si è lentamente composto sugli schermi dell’informazione, anticipando, anno dopo anno, rivelazioni in piccola parte distribuite nelle ultime settimane. Non si sa ancora tutto, e quindi non resta che attendere. A volte non è stato facile raccontare. E a loro pertanto va mosso un plauso, per aver offerto un servizio di informazione mettendo a repentaglio la loro stessa vita.
Certo è che una forte critica va mossa a tutti noi, che giornalmente assaliti dagli impegni della quotidianità sfuggiamo a problematiche di elevato rilievo, solo ed esclusivamente perché non presenti nello stretto raggio d’azione in cui ci muoviamo. Fa male dirlo, ma è così, problematiche serie non vengono toccate, discusse, analizzate fin quando non toccano il nostro amato orticello. Pertanto al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina, sulla pena di morte abbiamo aperto una tavola rotonda virtuale sul sito dell’Associazione culturale Pic.Asso.
www.pic-asso.it, dove si potrà intervenire sull’argomento, votando al sondaggio, lasciando una breve riflessione sul guestbook, oppure inviando una e-mail ad associazionepic.asso@libero.it, che successivamente sarà inserita sul sito come contributo alla discussione in atto. L’idea è nata traendo spunto dalla lettura del libro “Tavola rotonda sulla pena di morte” scritto dalla nostra conterranea Denise Malomo. Il testo in questione pone idealmente intorno ad un tavolo tutti i più autorevoli personaggi della storia che si sono espressi sul delicato argomento della pena di morte, in un immaginario dibattito tra i più prestigiosi personaggi della storia mondiale. A partire dai filosofi dell’antica Grecia come Socrate e Platone, fino a giungere ai più stimati personaggi contemporanei, come Bobbio e Giovanni Paolo II, il tutto in un ipotetico viaggio, un volo pindarico attraverso le diverse ere che hanno caratterizzato la storia internazionale. Quantomeno sbalorditiva e curiosa l’immagine di autori, filosofi, letterati, di diversi tempi che si siedono intorno a questo tavolo immaginario e dibattono sull’argomento. Allo stesso modo alimentiamo il dibattito sull’argomento in questione, ideando un ipotetico tavolo virtuale sul web circa la pena si morte. Il quesito da cui nasce il dibattito si può riassumere attraverso un breve e secco interrogativo: è giusto applicare la pena di morte per reati gravi?
Ai lettori la parola, vi aspettiamo.
Associazione Culturale Pic.Asso.
www.pic-asso.it