Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro medici in servizio nel reparto di Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Universitario di Catanzaro.
I quattro sono imputati per omicidio colposo in relazione alla morte del 71enne Antonio Occhionorelli, deceduto il 9 maggio 2014 dopo 4 giorni di ricovero. Si tratta del cardiochirurgo Pasquale Mastroroberto e dei cardiologi Luigi Irrera, Pasquale Napoli e Giuseppina Mascaro. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 novembre prossimo davanti al gup Carlo Saverio Ferraro.
La famiglia Occhionorelli è difesa dagli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco. La morte dell’uomo sarebbe avvenuta, secondo l’accusa, per un calo progressivo dell’emoglobina senza che i medici intervenissero. “La mia famiglia – ha sostenuto il figlio di Occhionorelli, Luca – ha voluto mantenere il massimo riserbo durante la fase delle indagini preliminari per evitare ogni forma di strumentalizzazione della vicenda e garantire la massima serenità agli organi inquirenti, pur nella immediata consapevolezza delle gravi responsabilità a carico di chi ha avuto in cura mio padre durante la sua degenza nel reparto Utic del Policlinico Universitario di Catanzaro.
So di non esagerare se affermo che mio padre è deceduto in uno stato di assoluto abbandono dal punto di vista clinico. Le mie nette considerazioni, non certo rese sull’onda emotiva di una vicenda familiare, trovano il loro pieno fondamento in quanto è cristallizzato nella cartella clinica e confermato dai consulenti della Procura”.