Terza amichevole per i giallorossi sul terreno di Polistena dove la squadra sta svolgendo la preparazione. Assente giustificato il Presidente Cosentino che ieri in città oltre che toccare con mano alcune situazioni logistiche da sistemare (campo, sistemazione calciatori) ha acquisito quel 30% di azioni che, di fatto, lo portano a essere unico proprietario dell’Us Catanzaro.
A proposito di situazioni logistiche c’è da registrare l’accordo con una società che gestisce la biglietteria elettronica e l’accordo con una struttura cittadina (Benny Hotel) per la sistemazione provvisoria dei calciatori. Qualche nota stonata arriva invece dal campo di allenamento. E’ necessario preservare il terreno del “Ceravolo” rimesso a nuovo, oggi e nel corso della stagione. I lavori annunciati per la ristrutturazione del campo B ancora non sono partiti. Il terreno del Poligiovino potrebbe fare a caso della squadra di Cozza ma anche la struttura provinciale richiede manutenzione poiché abbandonata da qualche tempo. E’ probabile che per il primo periodo i giallorossi siano costretti a dei trasferimenti (Montepaone?).
L’amichevole con la Gioiese a Gioia Tauro è stata anticipata a giorno tredici, il 15 e il 16 la squadra avrà due giorni di riposo per ritrovarsi il 17 a Polistena. Il 19 il Catanzaro si dovrebbe ritrovare al Ceravolo per preparare l’esordio in Coppa Italia che avverrà due giorni dopo.
Prima di addentrarci nelle questioni tecniche c’è d’annotare che gli Ultras Catanzaro ieri hanno fatto il loro esordio nel nuovo Catanzaro. I ragazzi della curva che con la loro presenza colorano la “Massimo Capraro” e seguono la squadra in trasferta sono indispensabili. Uno stadio “muto” non è bello da vedere e ieri quando il gruppo è entrato è stato emozionante rivedere lo striscione “UC” ammainato dai tempi del fallimento dell’Uesse di Poggi e Parente. E’ stato emozionante risentire “Siamo la Massimo Capraro”. Con gli Ultras si è unito il gruppo “Teski” presente già a Roccella.
Senza entrare nelle “questioni della curva” noi diamo il bentornati a questi ragazzi e speriamo che ridiventino quell’entità che nei tempi belli riusciva a trascinare un intero stadio.
La prima annotazione tecnica da segnalare della partita di ieri è che mister Cozza rispetto a Roccella ha cambiato qualcosa. Nel primo tempo contro la formazione ionica, la difesa specie nei primi venti minuti aveva subito troppo. La mossa tattica vista ieri con i ragazzi della Reggina è stata quella di reinserire Ciano nella difesa a tre con Papasidero e Accursi. Spostato sulla fascia destra a fare da pendolino il difensore Mariotti.
Complessivamente l’esperimento è stato positivo. La Reggina Primavera di fatto non ha mai tirato in porta e le coperture difensive fatte da chiusure e diagonali hanno ben funzionato. Sia Papasidero sia Mariotti nel nuovo ruolo andranno comunque giudicati in test più impegnativi. Il primo, dotato di buona tecnica, usa bene solo il piede sinistro, ma appare leggermente in difficoltà quando è puntato dall’avversario. Dalla sua parte ha l’attenuante del fisico possente che necessità di più tempo per entrare in forma. Mariotti, che abbiamo visto spingere, sembra più portato per la copertura. Magari ha bisogno di più tempo per assolvere ai nuovi compiti affidategli.
Vediamo benissimo invece l’esterno sinistro Squillaci. Il ragazzo ha corsa e piede, i suoi traversoni dalla sinistra sono un piacere per gli occhi e un invito per gli attaccanti. Non affrettiamo il giudizio perché anche per lui è il caso di attendere test più probanti, ma il ragazzo c’è.
Nel mezzo del campo ci sarà da lavorare e lo conferma anche Cozza. Stamattina dovrebbe firmare il centrocampista Maisto e se Corapi riprende (si sta allenando a parte per un fastidio muscolare) il tasso tecnico del reparto sicuramente s’innalza. L’argentino Ulloa continua a sorprendere. Il ragazzo sistemato nel mezzo è il classico gran lavoratore del centrocampo indispensabile per tutte le squadre. Contrasta, lotta ed è dotato di un buon tiro e ottima visione di gioco. L’assist al bacio a Bruzzese, autore del secondo goal, è il suo.
In attacco Carboni è una certezza. Calciatore di mezzi e qualità che difende bene la palla, guadagna punizioni e vede anche la porta. L’argentino Bugatti si è mosso meglio rispetto a Roccella, anche se tecnicamente nel palleggio non è il massimo. E’ il classico centravanti vecchi tempi. Lotta e sgomita su ogni pallone. Per dirla alla catanzarese “si ietta su ogni pallone a capu e nucia e coddu”. Il primo goal di ieri è stato merito suo. Imbeccato da un perfetto cross di Squillaci anticipava di testa l’avversario e colpiva il palo, poi Carboni infilava a porta vuota. Aspettiamolo, probabilmente potrà tornare utile.
Figliomeni è molto tecnico ed ha dalla sua parte la giovane età. E’ un ragazzo dotato di una buona visione di gioco e nel contesto della rosa da utilizzare fra titolari e panca può anche starci. Bello un suo calcio di punizione a foglia morta che colpiva di sinistro l’incrocio dei pali. Nella ripresa sono entrati Ioppolo, Gigliotti, Bruzzese, Basile e Romeo. Sono tutti ragazzi giovani e vale il discorso fatto per Figliomeni.Non sono entrati i vari Di Meglio e company, segnale che presto la rosa sarà sfoltita per essere composta da soli 22 elementi.
Nel complesso abbiamo visto una squadra migliorata. Cozza sta lavorando molto sul possesso palla e sulle verticalizzazioni improvvise, serve tempo ma occorre anche qualche altro elemento. Cozza a fine partita si è detto soddisfatto e ha ammesso che per fare il salto di qualità serve sicuramente un attaccante che garantisca un bottino di reti e un centrocampista che detti i tempi del gioco.
Oggi dovrebbe firmare Maisto, altri due elementi di qualità dovrebbero arrivare subito e poi avremo tempo sino al 31 agosto (data di chiusura del mercato) per capire se gli aggiustamenti daranno al Catanzaro quella marcia in più per essere fra i primi in campionato.
L’obiettivo dichiarato da Cosentino presidente dell’Us Catanzaro.
Forza Aquile.
SF
Seguirà l’intervista audio video di Cozza e il servizio fotografico curato dal nostro Francesco Panza