In una piovosa serata di febbraio su invito espressamente richiesto dal capoUltras Andrea Amendola si sono ritrovati tutti insieme una parte della tifoseria organizzata e gli stessi Ultras. Presenti i Clubs A.Banelli, CatanzaroClub 79, Club Cavita, Club G.Improta, Club M.Palanca oltre appunto gli irriducibili Ultras 73 .
Una serata all’ insegna della ricerca di una nuova unità d’intenti e al richiamo dei vecchi militanti della curva Massimo Capraro che hanno fatto di questa tifoseria un’eccellenza nel panorama del tifo italiano.
Il riferimento è ai vari Mimmolino, Vitaliano , Davide , Francesco, Alessio e a tanti altri che per motivi vari non hanno potuto partecipare ma che sicuramente daranno il loro contributo fattivo alla causa giallorossa.
La serata ha dato la possibilità di farci incontrare e stringere legami coi ragazzi della curva, con i vari club e di rituffarci nei ricordi delle gesta di questa tifoseria .
Ad aprire il dibattito è stato il padrone di casa per cosi dire ossia Andrea Amendola che ha illustrato nel dettaglio ciò che è stato fatto e ciò che avverrà da parte loro nel corso di questo campionato.
Ha voluto rimarcare la presenza di vecchi amici, ha ricordato le vittime della A3 e ha riconosciuto ai rivali cosentini il gesto di solidarietà, temi che denotano la mentalità Ultras che ci contraddistingue da 36 anni.
In questa ottica ha voluto tendere una mano alle altre anime della tifoseria riconoscendo un problema ambientale in cui Catanzaro attraversa oramai da qualche tempo.
In rappresentanza dei club hanno poi parlato rispettivamente Rotella del Cz club, Costa del Banelli, Scerbo dell’ Club Improta e Bitonti del Palanca.
I vari esponenti hanno riconosciuto l’ esigenza di fare quadrato verso la tifoseria catanzarese cercando le formule piu’ appropriate per trovare il bandolo della matassa.
Costa in special modo ha riconosciuto il valore di riporre ogni screzio del passato in nome di una ritrovata serenità ambientale .
Rotella dal canto suo ha individuato, pur riconoscendo il grande sforzo di Bove, nella gestione societaria gravi lacune comunicative e una preoccupazione sul futuro societario dettato sicuramente dai silenzi dello stesso Presidente.
Scerbo ha ridato vigore al grande sostegno che la provincia da a questa squadra e che Isola è sempre presente per i colori giallorossi.
Bitonti ha rimarcato l’ esigenza di confrontarsi tra club per dare una unità di vedute per creare strategie al fine di riportare entusiasmo e presenze allo stadio e che questo è l’ unico impegno che ci compete.
Al dibattito ha contribuito anche La Cava che ha evidenziato l’ esigenza di dare un segnale forte alla società proponendo Rotella, quale esponente di riferimento della tifoseria per sedersi al tavolo con Bove e discutere delle azioni da adottare.
In sintesi ci si è ritrovati tutti d’ accordo sul fatto che Bove preso oramai dai troppi impegni si è isolato in un silenzio assordante e che anche la comunicazione gestita dai suoi collaboratori è oramai inadeguata.
Menzione speciale al discorso fatto da Mimmolino e Davide , che hanno ricordato come nei tempi passati le varie divergenze venivano spesso chiarite in nome dell’ unità giallorossa.
Rivederli insieme a vecchi e nuovi non puo’ che essere segnale di grande maturità ed attaccamento ai colori.
Concludendo possiamo dire che è tutto ancora in embrione e che le prossime riunioni, delineeranno quali saranno le soluzioni per non far mai mancare il sostegno alla squadra di Catanzaro.
L’ Uesse 1929 non sia piu’ un alibi per nessuno. Forza giallorossi.
SF