In uno stadio Ceravolo monco ed a forma di ciampa di cavallo, con ben tre settori vacanti e con la gente assiepata in tribuna ovest ed in curva Massimo Capraro dove la visuale non è delle migliori, con gli altoparlanti che forse solo chi è in tribuna stampa riesce a sentire, il Catanzaro con un classico 2-0 liquida il Celano Olimpia e brinda alla prima vittoria di questo campionato.
Speriamo che per le prossime partite vengano prese decisioni in merito alla questione stadio, oggi eravamo in circa quattromila assiepati in tre settori, non so cosa potrà accadere quando saremo di più , specie se arriveranno i risultati come tutti ci auguriamo.
Un’altra strana situazione che deve essere segnalata è la seguente: la curva si è colorata di bandiere giallorosse, si tifa e rispetto all’anno scorso è già qualcosa, vorrei capire perché non vengono esposti gli striscioni, compresi quelli dei club, in uno stadio deprimente per gli aspetti sopra citati servirebbero almeno ad armonizzare l’ambiente.
La partita è stata condizionata da un gran caldo, chi ha avuto la felice idea di far giocare alle ore 15, 00 del 26 agosto dovrebbe solo vergognarsi.
Veniamo alla partita.
La formazione schierata da Silipo era la stessa di quella mandata in campo nell’esordio di coppa con il Crotone, ma i più attenti avranno potuto notare che è cambiato il modulo, non un 3-4-3 ma un 4-3-3, schierato dal tecnico catanzarese presumibilmente per controllare meglio i tre attaccanti abruzzesi che schierava l’allenatore biancoazzuro Modica, ex collaboratore di Zeman.
Come dicevo sopra, nella prestazione della squadra giallorossa bisogna considerare il gran caldo di oggi, i ritmi sono stati bassi ma in ogni caso il Catanzaro ha dimostrato che è pericolosissimo quando affonda e quando riesce a servire in profondità i nostri attaccanti, verticalizzando la manovra.
Il primo goal di Frisenda (pur con la complicità del portiere) ed alcune verticalizzazioni su Bueno ne sono la prova,. questo significa che un centrocampista con queste caratteristiche e che sappia tenere palla, specie quando si è in vantaggio è indispensabile, potrebbe essere il Berardi che abbiamo visto nella ripresa? Vedremo!!!
Certo che, vedere quel numero dieci (probabilmente Mignogna se ho captato bene ciò che ha detto l’altoparlante) giocare nell’undici del Celano è un peccato, con tutto il rispetto per la simpatica compagine dell’ex Del Grosso.
Il Catanzaro ha tempo fino al 31 agosto per completare la rosa, sembra che Silipo sarà accontentato, anche perché sia con il Crotone che con il Celano oggi il giuoco sulle fasce è stato carente, pochissime volte si è arrivati sul fondo e con avversari di caratura superiore questi problemi potrebbero pesare.
Ora ci aspetta la Cisco Roma, una candidata alla vittoria finale come noi, logicamente i tifosi giallorossi si sposteranno in massa al Flaminio di Roma, la speranza è di ritornare con un risultato positivo, ed un’altra speranza è, che chi di dovere capisca che se il Catanzaro decolla, lo stadio in quelle condizioni non potrà rimanere, a meno che non si pensi che ammassare le persone come animali sia sinonimo di sicurezza.
SF