Eh no, cosi non va. L’emigrante è sgomento! Ma come? ti abbiamo criticato, ti abbiamo fischiato, ma ti abbiamo anche ammirato e quando finalmente siamo arrivati quasi ad amarti… tinda veni cu sta sparata?
E il “progetto” Catanzaro? E la fiducia incondizionata di Cosentino? E quel famoso nuovo corso fatto di determinazione e risultati strappati con i denti? Taaac, otto gol in due partite …e l’amara constatazione che con il Perugia l’anno scorso si viaggiava allo stesso ritmo. Oggi le cose stanno diversamente, ma il paragone non ci piace. Non lo si è cercato, anzi si è sempre detto che gli obiettivi erano altri. Ma a quel traguardo salvezza bisogna arrivarci, e di sicuro quelle parole non aiutano. Non aiutano l’ambiente, la squadra e lo stesso presidente che magari non fischia, ma non può dirsi certamente sereno.
La stagione si avvia al termine. Di cosa parleremo fra qualche settimana, di vergognosi flop o dignitosi epiloghi? L’emigrante non trascura l’importanza delle strutture, per carità se c’è uno che proprio non dovrebbe parlare di strutture è proprio l’emigrante. Te l’immagini che Vitaliano andava a Milano e si lamentava del tapis roulant con il televisore e le cuffiette?
L’emigrante al 99 per cento è sicuro di una cosa: in futuro Cozza avrà più di un rimpianto pensando al Catanzaro.
Davide Greco