Avversario di turno

Parma, a pochi passi dalla vittoria del campionato

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo la pausa per le Nazionali, per il Catanzaro arriva il tornante decisivo della stagione. Nelle prossime partite i giallorossi affronteranno tutte le squadre più forti della Serie B e la gara di lunedì con il Parma, probabilmente, sarà la più complicata. Il 5-0 dell’andata dovrà servire da monito, perché i ducali sono la squadra perfetta per mettere in difficoltà i giallorossi: un blocco compatto che può lasciare tranquillamente il pallone agli avversari e colpirli all’improvviso in verticale, come un pugile che nasconde il diretto prima di mandare al tappeto il rivale.

Il progetto del Parma parte da lontano e quest’anno sta finalmente trovando compimento. Pecchia si appresta a conquistare la terza promozione dalla cadetteria alla Serie A, dopo aver vinto già il campionato con il Verona nel 2016/17 e la Cremonese nel 2021/22. Con 65 punti, sono 8 le lunghezze di vantaggio sul Venezia secondo in classifica. Le ultime gare, per come si sono concluse, hanno certificato la grande stagione degli emiliani anche negli aspetti intangibili propri delle squadre vincenti. Contro il Brescia la vittoria è arrivata nei secondi finali, contro la Feralpisalò il gol dell’1-2 è arrivato subito in risposta al pareggio dei gardesani.

La rosa di Pecchia è talmente lunga e rodata che non c’è stato bisogno di aggiungere niente nel calciomercato di gennaio. Il Parma, difatti, è una squadra da Serie A, come ha già dimostrato in Coppa Italia contro la Fiorentina, dove al Franchi ha perso solo ai rigori dopo aver condotto a lungo la partita per 2-0 e dove probabilmente avrebbe meritato di passare il turno.

Come gioca il Parma

Rispetto alla gara d’andata non è cambiato molto a livello tattico. Anzi, se possibile il Parma ha insistito ancora di più sui suoi principi e li ha perfezionati. I ducali scendono in campo con un 4-2-3-1. Nella versione più offensiva, uno tra Bernabé e Sohm si piazza in mediana accanto a Hernani. Nella versione più accorta, invece, Estevez è il centrocampista incaricato di dare equilibrio, mentre, come sopra, uno tra Sohm e Bernabé si occupa di far avanzare la manovra.

Il Parma non ha bisogno di un possesso troppo elaborato per colpire: sa arrivare in porta con pochi passaggi grazie al talento dei suoi interpreti. Spesso gli basta avvicinare sulla fascia il terzino, il mediano del lato palla, l’ala e uno tra la punta e il trequartista. Ci penseranno loro, con tecnica e velocità, a combinare e raggiungere zone pericolose.

Ovviamente l’uomo più pericoloso è Dennis Man, che col suo mancino converge da destra verso il centro. Per le caratteristiche del Catanzaro, però, sarà particolarmente scomodo Bonny. La difesa giallorossa ha dimostrato di soffrire contro i centravanti di grande presenza fisica come Pecorino, Borrelli o Gondo. Bonny non solo è più robusto di loro, ma è anche più veloce e tecnico: Vivarini dovrà trovare un modo di limitarlo attraverso il collettivo, non solo con la marcatura.

In fase difensiva Pecchia dispone i suoi con un 4-4-2 a blocco medio, in cui le punte invece di pressare si piazzano a protezione del centrocampo per schermare le linee di passaggio. La densità in mezzo al campo, con le linee strettissime, serve a recuperare palla e ribaltare immediatamente il campo in transizione, sfruttando la velocità dei vari Bonny, Sohm, Mihaila, Man e Bendeyczak.

Contro una squadra così il Catanzaro non ha molto da perdere. Vediamo se il grado di maturità raggiunto consentirà di essere più competitivi contro quello che fino ad oggi è stato l’avversario più indigesto per Iemmello e compagni.

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Emanuele Mongiardo

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