È un pareggio a chiudere i battenti del “Ceravolo” in questo 2021. Un pareggio nel derby con la Vibonese che avrebbe potuto trasformarsi in una sconfitta se Carlini non avesse tirato fuori dal cilindro una magia che vale un punto.
Nel ricordo di Massimo
I prezzi popolari proposti dalla società per il “Christmas Match” portano allo stadio circa tremila spettatori. Gli Ultras commemorano Massimo Capraro con una coreografia nella curva che porta il suo nome. Catanzaro e Vibonese entrano in campo indossando una maglietta con la scritta “#iosonodemente“, hashtag che accompagna la raccolta fondi della CasaPaese per demenze di Cicala. Le due squadre si affrontano con obiettivi diversi di classifica. I giallorossi reduci da due vittorie consecutive vogliono rilanciarsi nei piani alti. I rossoblù arrivano dalla sconfitta interna con l’Avellino e cercano di uscire dai bassifondi.
Due squadre a specchio
I due tecnici schierano le due squadre quasi a specchio. Vivarini fa accomodare Cinelli in panchina e ripropone la coppia Welbeck-Verna, già titolare con Calabro. La difesa a tre vede il rientro da titolare di Martinelli che occupa il centro destra, con De Santis in mezzo e Scognamillo a sinistra. Per il resto tutto confermato con le due punte Cianci e Vazquez e Vandeputte sulla sinistra supportati da un evanescente Bombagi. Fazio è l’altro esterno a destra che completa lo schieramento proposto dal tecnico abruzzese.
I timori della vigilia
Alla vigilia la partita era temuta dal Catanzaro anche se i punti di differenza sono 14 fra le due squadre. Perché nei derby spesso i valori si annullano e in campo servono l’agonismo e la voglia di superare l’avversario lottando su ogni pallone. Attributi che ieri il Catanzaro non ha trovato in modo costante per tutta la partita. Nel primo tempo, in particolare, la squadra di Vivarini non ha brillato per continuità nel cercare la rete che avrebbe sbloccato la partita, indirizzandola su altri binari. La manovra è stata lenta e avulsa nei primi 45 minuti di gioco, malgrado il vento a favore.
Primo tempo soporifero
A provarci dopo solo cinque minuti è il solito Vandeputte con una conclusione a giro neutralizzata da Mason che alla fine sarà il migliore in campo fra i ventidue e si dimostrerà decisivo fra i pali in quattro occasioni. Dopo lo squillo iniziale del belga tutto il primo tempo scivola senza sussulti. La squadra è lenta e compassata, quasi identica al Catanzaro di Calabro, che aveva enormi difficoltà davanti ad avversari chiusi e che giocano dietro la linea del pallone (come Picerno e Potenza in particolare). Lo stesso problema si era già palesato nel secondo tempo della sfida di coppa contro il Padova in inferiorità numerica e con Vivarini in panchina. Nel recupero la seconda conclusione dei giallorossi, sempre con Vandeputte, sempre con la stessa identica giocata dei primissimi minuti, sempre con Mason a ergersi a protagonista.
Arbitraggio non all’altezza
Da segnalare la conduzione arbitrale non all’altezza. L’arbitro Pirrotta, pur non commettendo errori macroscopici, sventola tanti cartellini gialli in una partita sostanzialmente corretta. Cartellini che alla fine penalizzano oltre misura il Catanzaro, costretto a giocare in dieci i minuti decisivi, per il doppio giallo rifilato a Vazquez. Infine, le perdite di tempo concesse ai calciatori vibonesi e l’interruzione del gioco al minimo contatto hanno penalizzato uno spettacolo che già in questa categoria non è eccelso.
Ripresa all’arrembaggio
Inizia il secondo tempo con il Catanzaro costantemente in attacco. La dea bendata non sorride ai giallorossi quando una svirgolata di Ciotti non s’infila in rete per questione di millimetri. Il Catanzaro si riversa nella metà campo rossoblu e, pur senza una manovra fluida, le occasioni arrivano anche se non con gli attaccanti. Prima Vandeputte su calcio piazzato colpisce il palo, poi sfiora il gol Scognamillo su sponda di Martinelli. Altri palloni vaganti danzano nell’area rossoblù senza che nessuno in maglia giallorossa riesca a buttarla dentro.
Botta e risposta in coda
Con l’ingresso di Carlini e Bayeye la Vibonese si chiude sempre più dietro e il Catanzaro continua la ricerca di spazi che non trova. La Vibonese trova sorprendentemente il vantaggio a pochi minuti dal termine. Un cross dalla trequarti, svirgolato incredibilmente da Martinelli, trafigge l’incolpevole Branduani che rimane di stucco senza poter intervenire. La beffa viene evitata da una magia in rovesciata di Carlini che, con un pallonetto, scavalca Mason. Meno incisivi gli ingressi di Cinelli e Curiale a circa dieci minuti dal termine. Anzi, proprio l’ex catanese, su un pallone d’oro servito da Verna, sciupa una clamorosissima occasione per vincere la partita, sparando il pallone in curva.
Le lacune del Catanzaro
Il pareggio lascia l’amaro in bocca. È necessario analizzare bene le pecche e le lacune di una squadra che purtroppo evidenzia alcune negatività. Il Catanzaro con le squadre chiuse trova enormi difficoltà. I difensori devono partecipare alla manovra, ma appare esagerato che i due registi della squadra siano Martinelli e Scognamillo. È palese la difficoltà a creare il gioco che vorrebbe Vivarini con le squadre che stanno in undici dietro la linea della palla. E così Vazquez e Cianci (occasione di Curiale a parte) in novanta minuti non tirano mai in porta e non creano alcuna apprensione ai difensori avversari. Sugli esterni, indisponibili Rolando e Tentardini, soffriamo la mancanza di un cursore, visto che Fazio ha più propensione difensiva.
Il regista dov’è?
Infine la nota più dolente arriva dalla cabina di regia. Cinelli relegato ancora in panchina sembra quasi una bocciatura. Il centrocampista, chiamato a dirigere la manovra, non trova spazio neanche con Vivarini. Sulla mediana sia Verna sia Welbeck non consentono fluidità e velocità nella fase di possesso. La manovra è lenta e compassata. Mancano verticalizzazioni e assist decisivi sugli esterni o per gli attaccanti. È vero che in certe partite serve la giocata del singolo, ma non sempre ci si può affidare al tiro a giro di Vandeputte o alla giocata di Carlini, come quella vista ieri.
Verso Francavilla
Adesso ci aspetta l’ultima partita dell’anno, senza Fazio e Vazquez che vanno ad aggiungersi agli infortunati. È la prima di ritorno su un campo piccolo e tosto come quello di Francavilla. Uscire imbattuti diventa una priorità per trascorrere un Natale tranquillo e pensare poi con calma a correggere gli errori del mercato estivo, resi palesi da questo girone d’andata. In alternativa, il cambio sulla panchina non servirà a nulla. Serve plasmare una squadra adatta al gioco di Vivarini che si ritrova attualmente una rosa impostata per un altro credo tattico e con uomini che hanno purtroppo deluso le aspettative.
Se ieri c’era un incolpevole, questi era Cinelli. Se non lo buttiamo in campo contro l’ultima in classifica quando lo facciamo ? E stesso discorso dicasi per Risolo che era un ottimo giovane e lo abbiamo demoralizzato al punto che non crede in se stesso. Sull’arbitro ho già detto ieri. Alcuni sono incapaci. Questo era venuto col proposito di far danni ad entrambe. Alla fine ha favorito la perdita di tempo della Vibonese, ma una dozzina di ammonizioni e l’espulsione di uno dei ns giocatori più corretti la dice lunga su questo sig. Pirrotta uno dei peggiori negli ultimi anni , forse il peggiore, anche se siamo abituati a vedere schifezze vista la lontananza degli spalti dal terreno di gioco. La partita del resto era fra gemellate ed è stata correttissima
A proposito dell’arbitro stavolta più che corn……. o figlio di ……… questo era soltanto SCEMO ma tanto tanto scemo !!!!
errori di mercato ? io oserei dire, orrori di mercato…speriamo che che quelli verrano saranno migliori di quelli che andrannno via
Leggo un po’ qua un po’ la di una prestazione scadente del Catanzaro che non mi trova d’accordo . Io ho visto una partita molto tirata da entrambi le parti , la Vibonese ha disputato la partita dell’anno contro di noi non ha mollato un minuto ci ha aggradito in tutte le parti del campo non dandoci tregua . I nostri le hanno tentate tutte ed e’ mancato solo il gol o meglio solo un invenzione del singolo , com’e’ successo , ci poteva regalare la vittoria . Il palo , il loro bravo portiere e altre occasioni non sfruttate e poi la sfortunata autorete non ci hanno consentito di vincere . Ricordo pure col Monopoli la palla non voleva entrare e poi la sconfitta . Sorpreso dalla Vibonese ultima in classifica se gioca con questa determinazione la salvezza e’ alla loro portata e glielo auguro di cuore . Ora ci aspetta una trasferta insidiosa ma bisogna essere fiduciosi . Vedremo.