Rassegna stampa

Parente esalta il progetto Catanzaro

Parla il presidente tra mercato e analisi di un momento d’oro per i nobili colori giallorossi

«La serie B? Abbiamo rinforzato l’organico per non lasciare nulla d’intentato»
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Vidallé non arriverà mai. Si è accasato in riva allo Jonio ma a 250 km da qui, a Taranto. Poco male. A Catanzaro l’argentino avrebbe fatto panchina, un “investimento” da usare magari a giugno perché gli attaccanti sono la vera chiave di mercato in un ambiente strozzato dalla crisi. Lo ha spiegato Claudio Parente ieri mattina, durante una chiacchierata a metà tra intervista e analisi. Analisi di un momento d’oro per i nobili colori giallorossi, resi più vivi che mai dalla corsa alla promozione.
Dieci giorni alla fine del mercato. A chi sta pensando il Catanzaro? «Penserà soltanto a fare risultato, perché l’organico è completo. Chiaramente il mercato può dare delle opportunità anche in prospettiva, e solo se si presenterà qualcosa che potrà essere veramente utile non ci tireremo indietro. Il mercato non è fatto solo per comprare chi serve subito, ma può anche servire a investire. Saremo sempre vigili, fino all’ultimo giorno».
Un discorso a parte merita il capitolo cessioni. «Sfoltire la rosa non è facile, per questo noi non dobbiamo inflazionarci di giocatori».
Affare Vidallé, ventilatissimo in piazza. «E’ stato uno dei tanti contattati, come Bonfiglio, Bruno e altri. Ma Morello dà alla perfezione quel valore aggiunto che il nostro allenatore ha chiesto per il reparto. E pensiamo di aver preso un elemento valido, arrivato dalla A con la voglia di dare il massimo».
In fondo prendere un centravanti era un po’ come pretendere uno schema diverso da Braglia, stravolgendo a gennaio un modulo che ha fatto 36 punti. Roba da matti, scherza Parente. Raggiunta la salvezza, le Aquile proveranno la scalata alla B così come sono. «Se ci fosse un giocatore capace di fare davvero la differenza lo prenderemmo subito, ma nel calcio non funziona così. Abbiamo rinforzato l’organico per non lasciare nulla d’intentato, tenendo gente d’un certo spessore, che ha vinto campionati e disputato categorie superiori».
L’argomento cessioni torna sul tavolo attraverso Piemontese, che non ha trovato l’accordo economico col Sora ed è tornato a casa. «Di giocatori ce ne sono ormai migliaia in giro, tutti svincolati, e molte società puntano a risparmiare cercando ingaggi bassi. Per questo stiamo operando con attenzione, badando a ridimensionare l’organico per non trovarci in difficoltà».
I giovani sono alla base di un progetto di ristrutturazione organizzativa ed economica redatto lo scorso febbraio, che sta dando frutti con un pizzico di fortuna. «Per un ripescaggio ottenuto perché abbiamo creato le condizioni economiche adatte e siamo arrivati in finale, altrimenti non sarebbe mai successo. Abbiamo rimesso a posto i conti in sei mesi, ai fini fiscali. Ma il progetto va avanti, penso soprattutto allo stadio per il quale siamo in attesa di un segnale definitivo da parte del Comune».
Il presidente esorta tutti a stringersi attorno alla squadra. Nessun proclama, ma fatti. «Il Catanzaro è una storia che deve continuare. Ma la forza sta nel non deprimersi troppo né esaltarsi facilmente, questa è una partita che si vince anche a tavolino in un clima nel quale molte società rischiano di scomparire».
Ma quanto è difficile fare il presidente a Catanzaro, e gestirne la piazza? «Bisogna impegnarsi al massimo e tutto diventa possibile. Io dico sempre che il tempo è galantuomo. Chiaramente il calcio è sottoposto agli umori della piazza, ma alla fine anche in quest’ambiente conta il lavoro e quello che hai prodotto. Nel momento in cui assumi un impegno devi dare il massimo, ma senza mistificazioni e falsi ideali. Ho scelto di sacrificare anche il mio lavoro, sapendo quanto ciò fosse difficile. Finora i risultati ci hanno confortato e danno l’entusiasmo indispensabile, ma sono sempre consapevole dei risvolti negativi che questo tipo d’attività può portare».

BRAVO OTTONELLO! Il giovane centrocampista ligure è stato selezionato dai tecnici federali per il trofeo “Under 21 C” (valido per le rappresentative under 21 dei gironi di C1). Appuntamento per il ritiro a San Marino, il prossimo 27 gennaio.

Ivan Montesano

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