È giunto al termine il 25° campo scuola archeologico, organizzato dal gruppo “Archeologico Ionico”, che ha visto impegnati dal 6 luglio numerosi volontari provenienti soprattutto da Italia e Francia ma anche dalla Spagna, dal Brasile e dall’Iran. L’area di scavo interessata è una delle necropoli tarde dell’abitato di Scolacium localizzata all’interno del Parco Archeologico di Scolacium.
L’attività si è svolta sotto l’attento e vigile controllo della Soprintendenza Archeologia della Calabria coordinato da Maria Grazia Aisa, archeologo direttore del Parco, e di Alfredo Ruga, funzionario Archeologo, mentre l’archeologa del Gruppo cui è stata demandata la conduzione sul campo e la redazione della documentazione degli scavi è Concetta Zenone. La sede che ha ospitato i volontari fino al 14 agosto è stata gentilmente concessa dall’amministrazione comunale di Squillace che ha messo a disposizione, d’intesa con il dirigente scolastico, una delle strutture di Squillace Lido.
«Oltre al buon impatto che l’iniziativa sta avendo sulla comunità locale – commentano i promotori dell’attività – i volontari, seguendo la politica di tutela del patrimonio, hanno offerto la disponibilità a realizzare un intervento di valorizzazione di un’importantissima testimonianza storica, il Ponte del Diavolo, sul torrente Ghetterello ai piedi del borgo medievale di Squillace.
Si spera che l’iniziativa possa essere l’inizio di una proficua e continua collaborazione». Secondo i responsabili del gruppo archeologico, «l’amministrazione si è dimostrata sensibile e attenta ad una tematica delicata e spesso sottovalutata come quella del volontariato nei beni culturali».
Il Gruppo Archeologico Ionico opera da oltre 20 anni nel territorio calabrese con numerosi interventi effettuati principalmente nei comuni del litorale ionico (Cropani, Cirò Marina, Sellia Marina, Petilia Policastro, Stalettì…), dove ha collaborato anche nelle realtà museali civiche, ed è da due anni impegnato nel Parco di Scolacium dove, oltre allo scavo, collabora per attività di supporto con il personale di custodia statale per le aperture della struttura museale, nonché alle operazioni di manutenzione e pulitura dei principali monumenti romani presenti nel Parco