Avversario di turno

Palermo: alla ricerca della prima vittoria

Scritto da Redazione

Il Palermo torna in campo al “Ceravolo” dopo lo stop imposto dai numerosi contagi, nel recupero della settima giornata di Serie C

Il Palermo torna a giocare e lo farà proprio al “Ceravolo” nel recupero della settima giornata di Serie C.

I 19 casi covid nel gruppo squadra hanno infatti impedito alla squadra di Roberto Boscaglia (anche lui contagiato) di prendere parte alle sfide di campionato contro Turris, Potenza e, appunto, Catanzaro. Sfida con la Turris rinviata tra le tantissime polemiche, con i giocatori che erano già scesi in campo per poi essere fermati dall’ASP di Palermo che ha denunciato un cluster proprio nella squadra siciliana.

Il ricordo di quel giorno, che ha segnato lo stop del Palermo, nelle parole di Boscaglia nella conferenza stampa della vigilia di Catanzaro-Palermo: “Nel giorno della partita con la Turris abbiamo scoperto di avere più di 10 positivi, ciò nonostante eravamo pronti a giocare. La squadra è scesa in campo e poi alla fine è stato fermato tutto. È stata una giornata strana, una giornata di paura ma ce l’abbiamo fatta ed ora pensiamo al presente”.

Ed il presente si chiama Catanzaro, partita difficile per le diverse assenze alle quali si aggiunge la squalifica proprio del tecnico, arrivata dopo il match contro il Bisceglie: “Partiremo almeno in 17: alcuni si sono aggregati da pochi giorni, altri si sono sempre allenati. Abbiamo una squadra competitiva che andrà a Catanzaro per giocarsi le proprie chance. La squadra è serena e concentrata sulla gara di domani. Questa situazione di emergenza ci deve dare una spinta ulteriore. Bisogna mettercela tutta e fare di necessità virtù. Andiamo in campo consapevoli delle difficoltà, ma decisi a tornare a giocare. Quello che ci è successo dovrà adesso diventare energia positiva sul campo, siamo catapultati in ottica campionato. Sappiamo che non sarà facile, incontriamo un avversario ferito ma noi abbiamo voglia di fare una grande partita”.

Le motivazioni faranno la differenza per l’ex allenatore di Virtus Entella e Brescia: “Aldilà delle difficoltà numeriche siamo felici di poter mettere su la squadra per Catanzaro, domani conteranno le motivazioni. Dobbiamo dare più del dovuto, magari qualcuno giocherà in ruolo che non sarà il suo, ma lo farà con grandissima voglia e con grandissima dedizione. Domani dobbiamo essere bravi a fare la nostra grande partita, sapendo che di fronte abbiamo un avversario forte, grande e ferito, quindi dobbiamo essere pronti a ribattere colpo su colpo. Ci aspetta una gran bella partita, dove le motivazioni avranno la scena”.

Così come per la squadra di Calabro anche i rosanero avranno un mese di novembre pregno di partite: “Un calendario così pesante si supera con i recuperi, i momenti di pausa saranno importantissimi per noi. Le partite dovranno essere allenamenti e i recuperi tra una gara e l’altra saranno fondamentali per rifiatare. Anzi, è proprio in questo momento che dobbiamo essere bravi a non forzare la mano e a capire le esigenze dei singoli. Quando si gioca ogni 3 giorni, i giocatori non devono essere devastati dal punto di vista mentale, quindi non bisognerà calcare la mano”.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

Boscaglia è di certo uno degli allenatori più preparati della categoria, che punta a rientrare il prima possibile in Serie B dopo aver raggiunto il tredicesimo posto lo scorso anno con la Virtus Entella. Il Palermo probabilmente non è pronto a lottare per la promozione – non ha ancora mai vinto – tuttavia il tecnico ha la possibilità di legare il suo nome a una piazza che, in futuro, potrà farlo tornare alla ribalta.

Di Boscaglia, sin dai tempi di Trapani, è bene segnalare la compattezza in fase di non possesso. Il suo 4-4-2 a zona si dispone di solito in un blocco medio, che si alza in occasione dei rinvii dal fondo o delle rimesse laterali nella metà campo avversaria. Le linee in fase di non possesso hanno il compito di scivolare da un lato all’altro del campo, con attenzione ai corridoi di passaggio per intercettare e giocare in transizione.

In fase offensiva i rosanero si dispongono con un 4-2-3-1 spesso asimmetrico. Tutto dipende dalle caratteristiche delle coppie terzino-ala. A destra infatti giocano Kanouté e Almici, a sinistra invece dovrebbero esserci Corrado e Valente (Crivello, il centrale, pronto a giocare terzino sinistro al Ceravolo). È facile intuire, per chi lo ha seguito a Catanzaro, come Kanouté preferisca rimanere più aperto a destra per ricevere già frontale e non dover giocare spalle alla porta, situazione in cui ha difficoltà. Boscaglia vuole attaccare occupando in ampiezza il campo e per questo consente a Kanouté di rimanere aperto. Di conseguenza il terzino di quel lato, Almici, resta più vicino ai due difensori centrali, visto che ad occupare la fascia ci pensa già il senegalese. L’ala sinistra, Valente, al contrario si accentra per occupare il corridoio intermedio e così lascia la corsia al terzino Corrado, che si può alzare e allargare il campo anche su quel lato.

Nella gara contro il Bisceglie, persa 2-0, particolare l’atteggiamento del mediano Luperini, la cui presenza non è certa a Catanzaro: rispetto all’altro mediano Odjer aveva la facoltà di alzarsi e occupare l’area insieme ad altri tre giocatori. Il Palermo infatti, manda in area la punta, il trequartista Rauti, Valente e, a seconda del lato, uno tra Kanoute e il terzino sinistro per chiudere sul secondo palo.

Occhio inoltre alle giocate più dirette: Almici spesso cerca il passaggio in diagonale per la punta che viene incontro e si fa trovare alle spalle del centrocampo. Sarà importante mantenere le distanze corte tra mediano e difensori, uno dei tanti problemi del Catanzaro di Calabro in questo inizio di stagione.

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

5 Commenti

  • SE SI POTESSE ANDARE ALLO STADIO , KANOUTE’ LO FISCHIEREI DAL PRIMO ALL’ULTIMO MINUTO , HA VOLUTO ANDARSENE A TUTTI I COSTI ! OCCHIO A SARANITI , UNA BELLA DOSE DI CALCI NON SAREBBE MALE METTENDOLO COSI’ FUORI GIOCO . TIRATE FUORI GLI ATTRIBUTI SE LI AVETE . GLI ALTRI CON NOI DIVENTANO TUTTI PIU’ FURBI . LA SERIE C E’ UN INFERNO E BISOGNA ADEGUARSI . NON POSSIAMO SEMPRE SUBIRE . DOVE E’ LA CATTIVERIA TANTO SBANDIERATA DAL MISTER ?

  • La cattiveria la grinta caro storico 1957 questi non sanno nemmeno cos’è, solo bla bla, se gli diciamo che la grinta la cattiveria agosintica si trovano al mercato delle pulci pensi che saranno capaci ad andarla a cercare? Io ne dubito, sono solo dei lavativi. Le responsabilità devono essere condivise da dg ds allenatore e dai giocatorini da strapazzo. Oggi altra delusione vedere per credere, e finalmente il presidente prenderà dei provvedimenti nei loro confronti

Scrivi un commento