“Assolto in Appello,con formula piena perché il fatto non costituisce reato,e addirittura con una richiesta in tal senso formulata direttamente dalla pubblica accusa: è questa, dopo tanti anni di gogna mediatica e di sospetti, la sentenza che io e la mia famiglia, fiduciosi nella giustizia, ci attendevamo.”
Lo afferma il medico oculista Gregorio Paglianiti, esponente di rilievo dell’UDEUR calabrese,che dopo 12 anni di attesa si è visto finalmente prosciogliere da una accusa infamante di malasanità e di interessi economici connessi.
“Non posso certo dimenticare – dice Paglianiti – il rabbioso accanimento con cui certa stampa calabrese trattò e narrò – con macroscopiche e malevoli imprecisioni – la mia vicenda giudiziaria, così come oggi registro la scarsa attenzione degli organi d’informazione al felice epilogo di questa traversia kafkiana.”
“Intuisco che nell’etica di certa stampa la notizia di oggi non è degna di scoop mediatico e non si presta a dietrologie e capziosità inquisitorie, che sembra siano l’unico terreno di esibizione professionale di taluni operatori dell’informazione, più adusi a strisciare intorno alle scrivanie dei tribunali che ad impegnarsi sulle scrivanie delle redazioni.”
“Siccome non sono mai stato chiamato a testimoniare,– ha continuato Paglianiti – ribadisco e chiarisco di non aver mai operato, visitato o quant’altro in quella clinica di Catanzaro. Ho sempre eseguito presso il mio studio privato le visite oculistiche e in grande libertà professionale,ho solo consigliato ad alcuni pazienti di allora,l’eventuale possibilità di essere sottoposti ad intervento di cataratta,da chirurghi di spessore e con tecniche allora innovative Ho eseguito visite e indagini diagnostiche,con successivo e regolare giusto compenso,dietro regolare fattura (,,,,,,queste le mie terribili illegalità……..).
Tutto ciò risulta dagli atti processuali e, su tutti i testimoni di allora, un solo paziente, (guarda caso un tipo che vive vicino casa mia, guarda caso un avversario politico successivo e seguace di altri rabbiosi miei detrattori) consigliato allora ad operarsi in quella clinica, dove lavorava uno dei più grandi oculisti d’Italia, il dott. Mancini,ha pagato a suo dire altri soldi per esami successivi e preventivi. In verità nel corso dell’iter giudiziario il testimone in questione ribadiva poi che il sottoscritto non c’era in quella clinica e che nulla aveva a me elargito.
Comunque ritengo – ha affermato Paglianiti – di aver subito questa ignominia per la mia militanza politica nell’UDEUR di Mastella e per la nomina prestigiosa a Presidente dell´Ente Parco Regionale delle Serre, poi illegittimamente revocata. Ritengo che l’On.le De Magistris ,uno dei vari magistrati che nel tempo hanno seguito questa vicenda, abbia avuto all’epoca una sua idea accusatoria,oggi del tutto sconfessata ed in modo definitivo.
Ma oggi come ieri continuo a stimarlo,anzi era per me quasi un idolo, allora, e forse ora un grande
politico di prospettiva. Ne condivido alcuni pensieri e propositi (soprattutto se parla in compagnia di Pippo Callipo, imprenditore e personaggio certamente animato da seri e nobili programmi di cambiamento,in una Calabria davvero vicino al baratro politico e finanziario); ma il De Magistris di ieri (in alcuni risvolti certo,quelli minimali che riguardavano la mia banale vicenda),forse non era del tutto asettico, nel mentre cercava immediata notorietà,a spese talvolta purtroppo di piccoli personaggi come il sottoscritto,che dovevano pagare,loro malgrado,il pegno di appartenere ad una area politica forse a quel tempo ad egli invisa.
Vorrei che questa mia nota avesse la dignità della pubblicazione,non per gratificare chi scrive, ma per restituire rispetto mediatico alla mia famiglia ed ai miei figli, che hanno vissuto il dolore di un’accusa ingiusta ed infamante che rinnega e calpesta il giuramento d’Ippocrate.
Per quanto attiene poi agli impegni ed alle gratificazioni di natura politica – ha concluso Gregorio Paglianiti – attendo con serenità il reintegro dal Consiglio di Stato alle funzioni di Presidente del Parco Regionale delle Serre,continuando a ringraziare il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova, che allora mi ha dato fiducia nella scelta, pur nella consapevolezza di essere ampiamente gratificato dall’attività di oculista nelle ASP e nelle INAIL delle province di Reggio Calabria e di Vibo Valentia.”