Due gare, un punto. Di certo il dato numerico non deve pretendere di dettare legge, perché, nonostante tutto, il Catanzaro câè. Si, câè. Eâ vivo e vegeto, combattivo e anche un poâ sfortunato in questo avvio di stagione. E non ci riferiamo solo al palo colto da Rizzato o al successivo salvataggio sulla linea. Anche nella prima di campionato contro il Vicenza, Corona e compagni non sono stati di certo baciati dalla dea bendata. Ma siamo solo alle prime e tutte le squadre, Catanzaro compreso, sono dei cantieri aperti dove ancora tutto è da decifrare. Non si vuole in questa sede minimizzare o trascurare il risultato delle gare disputate dalle Aquile, ma è necessario contestualizzarle e dare loro il giusto peso.
Dicevamo, dopo lâesordio casalingo contro il Vicenza, ecco la prima sconfitta 2005/2006 contro la Cremonese. Diciamo subito che il Catanzaro, soprattutto durante il primo tempo, si è mosso bene e il possesso di palla non è stato purtroppo capitalizzato dagli uomini di Buso che hanno anche reclamato un penalty per un abbraccio troppo âaffettuosoâ ai danni di Giorgio Corona in piena area di rigore.
Il secondo tempo purtroppo si è aperto con il gol di Prisciandaro, favorito da un grossolano errore di Di Sole che, invece di rinviare subito la palla, ha atteso qualche rimbalzo di troppo. Beccare il gol in quelle circostanze ucciderebbe anche un leone. E invece il Catanzaro ha dato filo da torcere ai padroni di casa fino allâoccasione che avrebbe consentito a Rizzato di riportare in parità il risultato. E invece? Palo clamoroso e successivo salvataggio sulla linea! La gara si chiude al 90° con Carparelli che con veemenza e convinzione approfitta della difesa di burro giallorossa per superare lâestremo difensore Belardi e mettere in cassaforte i tre punti.
Catanzaro da rivedere dunque e con rinforzi mirati, la difesa innanzitutto. Tutto il reparto arretrato ha palesato in modo lampante le sue pecche. Lentezza nei contrasti e lentezza nellâimpostare o (vedi Di Sole) nellâoperare ad un semplice rinvio. Siamo certi che nessuno demonizzerà il difensore giallorosso. Gli applausi finali dei numerosissimi tifosi giunti a Cremona, somigliano molto allâatteggiamento che i supporters giallorossi ebbero nella prima sconfitta di campionato 2003/2004 (post-ripescaggio in C1) in quel di Lanciano. Certo è che le differenze sono molte e i parallelismi sono altrettanto pericolosi, ma lo spirito âpositivoâ è sempre quello.
Bene dunque per la maturità e lâattaccamento dimostrati anche in questa occasione dalla tifoseria. Continuiamo nella nostra serena disamina. Oltre alla difesa (certamente da registrare), câè da dire che in fase di costruzione il centrocampo ha latitato e non poco. E’ assente l’uomo che detta i ritmi del gioco o se preferite “il faro” del centrocampo. Lo stesso Buso ha sottolineato questâultimo aspetto. In attacco manca lâuomo da affiancare a Corona (generosa come sempre ieri la sua prova). A Cremona è stato purtroppo assente Mattioli (di cui si dice un gran bene) che dovrà saltare le prossime due gare per la squalifica di tre giornate rimediata nella Primavera del Lecce. Imbriani e Sorrentino stentano ancora a trovare i giusti ritmi con âRe Giorgioâ.
Insomma câè da avere (come previsto) un poâ di sana pazienza. Quella che non si ebbe ai tempi del Prisciandaro âmartineseâ per esempio⦠Si vede che il bomber pugliese si sente frustrato dal fatto di non avere mai potuto vestire la casacca giallorossa e quando incontra le aquile, sfodera prestazioni maiuscole, perché quando incontra il Catanzaro è peggio di un toro quando vede il rosso.
Tutti ricordano i tre gol ai tempi di Bitetto (ora allenatore del Manfredonia in C1), allâepoca per contrastarlo, si infortunò in modo grave Zappella.. Siamo certi che nella gara di ritorno sarà tutta unâaltra storia e, soprattutto, unâaltra classificaâ¦
E domenica prossima câè unâaltra gara in trasferta. Si va a Rimini e si ritroverà lâex Milone in biancorosso. Il calendario ha regalato in modo bizzarro tante trasferte di seguito agli uomini di Mister Buso.
Sarà determinante lâatteggiamento che la tifoseria saprà tenere. I commenti troppo frettolosi – dicevamo – sarebbero deleteri cos’ come lo sbandieramento dei vari alibi da parte della Società . Il DG Martino, ne siamo certi, avrà tratto le prime conclusioni dalle prestazioni fin qui offerte e dovrà essere messo nelle condizioni di ben operare in questi ultimi giorni concessi ad hoc alla Società di Via Lombardi per il mercato. Lâanno scorso il Catanzaro debuttò in B con una vittoria ai danni del Bari e strada facendo si palesarono tutti gli aspetti di una situazione esplosiva allâinterno dello spogliatoio e della carenza di una figura cardine come quella del DG
Questâanno la musica è totalmente differente e non dovrà essere una sconfitta determinata anche da episodi sfortunati a far lievitare discorsi pericolosi o stupidi paragoni con altre formazioni⦠di serie B. Il trucco, se così si può dire, di tutti i campionati vincenti del Catanzaro è stato il feeling con i tifosi e la fiducia accordata dagli stessi al team. Sin da subito, quindi, è necessario non sbilanciarsi e sostenere questi ragazzi che, con qualche ulteriore innesto (che è urgentissimo), sapranno certamente regalare ai propri sostenitori grandi soddisfazioni.
Venerdì prossimo si chiuderà il mercato e siamo certi che Martino non tradirà le aspettative di chi crede in lui! Forza Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori