Intervistiamo

Opposizione al Comune: “Abramo vada a casa”

La nota stampa diramata dai consiglieri Antonio Giglio, Roberto Guerriero, Enzo Mercurio dopo la rissa Abramo – Lomonaco

Assistiamo basiti alla guerra interna (ed esterna) del centrodestra, allo scambio di accuse, agli stracci che volano (assieme a qualche ceffone), a repliche e controrepliche.

Sullo sfondo, una Città smarrita, non governata, e completamente allo sbando. Non ci interesse entrare nella polemica tra il candidato perdente alla Presidenza della Provincia, Tommaso Brutto, e il Sindaco-ombra Domenico Tallini, ma ci sono alcuni aspetti sui quali non si può tacere.

Lo scontro nel centrodestra per le provinciali e le regionali lo paga la città, con un Sindaco “tirato per la giacchetta”, come da noi spesso denunciato, una maggioranza che non esiste e che, con la complicità di un Presidente del Consiglio inadeguato oltre ogni dire, non è in grado di presentarsi in Aula per offrire alla Città uno straccio di proposta su temi quali il PSC, il Centro storico, la criminalità.

La paura di evitare liti in Aula è troppa. “Ha da passa’ ‘a nuttata”. Anche la tirata in ballo delle dimissioni di Traversa, e l’intervento dello stesso ex Sindaco, arricchiscono un quadro veramente avvilente.

In tutto questo squallore, raramente visto prima in Città, sarebbe il caso che le insinuazioni che volano da una parte all’altra fossero approfondite, perché dei messaggi in codice che membri della stessa maggioranza si lanciano da una parte all’altra ne abbiamo piene le tasche. Anche le elezioni provinciali, evidentemente, sono nella rappresentazione del centrodestra totalmente svuotate di contenuti sostanziali, rappresentando soltanto un tassello del potere che ha come unico scopo quello di salvare se stesso.

Di Politica, in questa faida di potere, non si parla. Non si parla di programmi, di problemi, di proposte. Come, del resto, da due anni a questa parte.

Come in altre recenti e note circostanze, Catanzaro è posta alla berlina sulla stampa nazionale, a causa degli inqualificabili comportamenti dei soggetti che fino a pochi mesi fa sputavano veleno sulle forze di Opposizione, ritenute responsabili di arrecare “danno d’immagine” alla Città con le loro denunce. Adesso basta. E il Sindaco, ormai, deve prendere atto della fine e del fallimento della sua esperienza amministrativa, che sarà ricordata tra le peggiori mai viste prima, e dimettersi. Insistere oltre si chiamerebbe solo accanimento terapeutico. I cittadini ne hanno le tasche piene.

 

Autore

Redazione

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