Vasta operazione denominata “Bluefin tuna”,coordinata dalla direzione marittima di Reggio Calabria di concerto con quelle di Crotone, Gioia Tauro, Vibo Valentia e Corigliano Calabro, si e’ svolta ieri sulle coste calabresi. Controlli che hanno evidenziato il tradizionale problema locale collegato con il commercio del pescato al minuto ovvero la radicata pratica della vendita ambulante senza il rispetto dei requisiti minimi per la corretta conservazione del prodotto della pesca.
La Guardia costiera calabrese ha impegnato nell’operazione complessa nove unità navali e 33 pattuglie, per un totale di 135 militari, accertando 22 illeciti amministrativi, tra cui 4 per irregolare tenuta dei documenti inerenti la tracciabilità della risorsa ittica e 22 illeciti penali, tra i quali 7 per violazioni delle norme igienico-sanitarie nella commercializzazione di prodotti ittici. La Guardia costiera ha posto sotto sequestro 13 attrezzi da pesca illegali e circa 680 chilogrammi di prodotto ittico vario in cattivo stato di conservazione e, pertanto, non idoneo al consumo umano, mentre il totale delle sanzioni amministrative comminate e’ stato pari a 35.460 euro.
“Questa operazione – evidenzia una nota della Guardia costiera – si inserisce in un articolato piano di verifiche che la direzione marittima di Reggio Calabria ha implementato al fine di garantire la difesa delle specie ittiche particolarmente minacciate da attivita’ di pesca illegale, la salvaguardia dell’ambiente marino, nonche’ la tutela del consumatore”.
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