Intervistiamo

Operazione antidroga “Drug off” a Catanzaro: tutti assolti

Sono stati tutti assolti i 52 imputati coinvolti nell’inchiesta “Drug off”, la maxi operazione antidroga condotta nel 2006 dalla Polizia e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Lo ha deciso il Tribunale collegiale (presidente Macrì, a latere Raschellà e Clausi) al termine del lunghissimo processo iniziato nell’ottobre del 2009. Il pubblico ministero aveva chiesto 49 condanne – a pene comprese fra 30 e 4 anni di reclusione -, due assoluzioni e una sentenza di non luogo a procedere per morte del reo.

Si chiude così il primo capitolo giudiziario iniziato a seguito del rinvio a giudizio che risale al lontano 30 maggio del 2008.

Quel giorno il giudice dell’udienza preliminare mandò sotto processo gli imputati di “Drug off”, tranne i 18 che chiesero l’abbreviato e che in seguito vennero tutti assolti – prosciogliendone alcuni per singoli capi d’accusa -, come richiesto dall’allora sostituto procuratore titolare del caso, Luigi de Magistris, un anno prima, al termine di tre anni di indagini degli uomini della Sezione antidroga della Squadra mobile di Catanzaro.

Quasi 500 i capi d’accusa nella richiesta di rinvio a giudizio, che parlava dell’esistenza di due associazioni a delinquere, dedite al traffico di droga una, e al riciclaggio di auto rubate l’altra (ipotesi poi confermate anche dal Tribunale della libertà).

Il gruppo malavitoso dedito al narcotraffico avrebbe avuto la base operativa nel comprensorio di Botricello, nel capoluogo di regione e nella Presila, ma gli sbocchi di approvvigionamento e smercio della droga, soprattutto cocaina, risultavano sparsi nell’intera regione ed in particolare a Rosarno e nella Locride, Vibo Valentia, Crotone, e arrivavano a coprire le province di Milano, Varese, Lecco, Perugia, ed Agrigento, e la città di Napoli; le indagini sul riciclaggio d’auto, poi, avevano messo in luce fitti rapporti tra gli esponenti calabresi dell’associazione e soggetti di Secondigliano nel capoluogo partenopeo.

A luglio 2006, con “Drug off” furono condotti in carcere, in diverse province d’Italia, 69 degli 80 destinatari dei provvedimenti, mentre altri arresti furono effettuati nei giorni successivi al blitz. Il pm, Vincenzo Capomolla, aveva chiesto di condannare: Antonio Abbruzzese, detto “Tonino” (39 anni, di Catanzaro); Antonio Abbruzzese (37, Cz); Cosimino Abbruzzese, detto “u Tubu” (57, Cz); Guglielmo Abbruzzese (46, Cz); Giuseppe Affatato (56, Cirò Marina); Valentino Battigaglia (64, Cutro); Franco Bianco (44, Marcedusa); Raffaele Bianco (46, Cz); Salvatore Bubba (34, Crotone); Enzo Bubbo (45, Petronà); Giovanni Canino (43, Cerva); Saverio Cappello (32, Lamezia Terme); Raffaele Cavagniuolo (40, Napoli); Antonio Colosimo (42, Cz, residente Perugia); Enzo Costantino (41, Cz); Vitaliano Currao (41, residente Cz); Antonio Delisi (32, Kr); Domenico De Roberto (40, Cirò Marina); Antonio Elia, detto “Musolino” (67, Botricello); Tommaso Falbo (49, Petronà); Giovanni Ferrara, detto “Giovanni a Pisciazz” (50, Casoria, Na); Gaetano Gualtieri, detto “Nino” (46 Cz); Carlo Litterio (39, Cz); Gioacchino Mangiavillano (46, Palma di Montechiaro); Giovanna Margarita (49, Na); Vincenzo Marrazzo (44, Cirò Marina); Gerardo Masciari, detto “Nino” (32, Trani, residente Cz); Giancarlo Migliazzi (37, Sellia Marina, residente Botricello); Luigi Palummo (30, Na, residente Botricello); Giuseppe Paparo (39, Kr, residente Isola Capo Rizzuto); Antonio Passalacqua, detto “Tonino” (39, Kr); Cosimo Passalacqua (40, Kr); Maurizio Passalacqua (44, Cz); Silvano Passalacqua (43, Cz); Irina Nikolaeva Penelska (34, Bulgaria, residente Cz); Valentinov Marinov Petko, detto “Pietro” (37, Bulgaria, residente Cz); Antonio Procopio (33, Cz, residente Pg); Francesco Procopio (44, Cz, residente Pg); Gregorio Procopio (40, Botricello, residente Pg); Gregorio Procopio (50, Botricello); Laura Radzeviciutè (31, Lituania); Giuseppe Rondinelli (34, Botricello); Maurizio Sabato (46, Cz); Antonio Scicchitano (40, Botricello); Francesco Sesto (63, Sambiase, residente Va); Salvatore Spasiano (36, Na); Giovanni Suriano (34, Kr, residente Mi); Francesco Troilo (58, Na, residente Arzano); Antonio Voci (46, Sellia Marina, residente Falerna) – il pm aveva contestualmente chiesto di scagionare alcuni imputati per singoli capi per non aver commesso il fatto o per prescrizione -.

Era stata inoltre chiesta la piena assoluzione di Claudio Giuseppe Mazzola (31 anni, residente Cattolica Eraclea), e Cosimo Passalacqua (32 anni, Kr), mentre era stata stralciata la posizione di Francesco Berlingieri, detto “u Baruna”, 31 anni, di Catanzaro, per il quale il tribunale ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per morte del reo.

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Redazione

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