“Il quadro che emerge dalle indagini giudiziarie della Procura di Catanzaro che interessano Calabria Verde è grave e non può essere in alcun modo sottovalutato”.
Lo afferma il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in relazione all’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla gestione della “società in house” dell’ente che ha portato all’arresto, tra l’altro, dell’ex direttore generale Paolo Furgiuele.
“Certamente – prosegue Oliverio – non lo è da parte nostra che, vorrei ricordarlo a quanti fanno di tutto per sottacerlo o minimizzarlo, non a caso nei mesi scorsi abbiamo assunto la decisione di mettere alla guida di Calabria Verde una personalità autorevole e di indiscussa garanzia di legalità qual è il generale Mariggiò, con il chiaro intento di avviare la necessaria opera di risanamento, di riorganizzazione, rilancio e recupero di legalità e trasparenza nella gestione dell’ente più importante della Calabria.
La Giunta Regionale guidata dal sottoscritto è impegnata in un’opera di bonifica e di affermazione della legalità nella vita della Regione a 360 gradi. In questa direzione sono state assunte in questi primi venti mesi di governo concrete misure attraverso la riorganizzazione delle strutture della Regione, la realizzazione della rotazione nei ruoli di responsabilità, il commissariamento di tutti gli enti sub regionali, le società partecipate, le fondazioni, le società in house e l’avvio di un processo di riordino, di accorpamento e di messa in liquidazione di strutture inutili e spesso produttrici di clientele, sprechi, illegalità.
Anche per questo l’opera della Magistratura volta a fare luce e a colpire responsabilità e illegalità non può che essere incoraggiata e salutata positivamente”. “La Calabria – conclude il Governatore della Calabria – cresce se si afferma la legalità, si recupera fiducia nelle istituzioni e si affermano regole e trasparenza nell’utilizzazione delle risorse pubbliche”.