Oliverio: «Entro l’anno progetti per 150 milioni di euro»

Oliverio: «Entro l'anno progetti per 150 milioni di euro»Infrastrutture, utilizzo dei fondi comunitari, politiche dell’accoglienza. Per il governatore della Calabria, Mario Oliverio, sono queste le priorità sulle quali puntare nei prossimi mesi. E lo ha ribadito con veemenza dalla Villa Vecchia di Cosenza, nel corso della seconda giornata della festa dell’Unità.

Un’ora in cui ha tracciato un bilancio di ciò che è stato fatto, guardando però a quello che ancora si deve fare. Perché è su questo che il direttore de “L’Unità”, Erasmo D’Angelis, lo ha più volte “interrogato”. Oliverio, che ha iniziato elogiando il nuovo corso del quotidiano diretto da D’Angelis e la presenza al loro tavolo anche di Mauro Grassi, (direttore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche), ha sottolineato le difficoltà incontrate a causa della «gravissima eredità» trovata e dell’assenza assoluta di attenzione e utilizzazione delle risorse.

A tale proposito, è arrivata la prima promessa: «Entro fine anno puntiamo a cantierare 150 milioni di euro». La sua attenzione si è concentrata subito sul dissesto idrogeologico, che recentemente si è materializzato con il nubifragio che lo scorso 12 agosto ha colpito la Sibaritide. Una situazione grave che il governatore ha toccato con mano, anche in quei giorni, sorvolando sulle zone alluvionate. Ecco allora – ha spiegato a una platea di politici, amministratori e simpatizzanti democrat – l’importanza del lavoro compiuto da Calabria Verde, dall’Autorità di bacino e dai Consorzi di bonifica.

Così si spiega, quindi, lo stanziamento di 30 milioni di euro per i mezzi «perché – ha detto il presidente – la manutenzione deve diventare un fatto ordinario». A fargli da eco Mauro Grassi che ha sottolineato come quella calabrese sia stata l’esperienza migliore nella nuova gestione della struttura che dirige: «Partire in Calabria con cinque cantieri aperti e arrivare a fine anno con tutti i cantieri aperti è un grande risultato».

Una sfida che il governatore vuole vincere perché per lui la partita va giocata considerando il ruolo del Mezzogiorno nel Mediterraneo. Da qui la necessità di istituire la Zes a Gioia Tauro e la nuova proposta che a breve la Regione Calabria presenterà: sperimentare un treno Freccia Argento Reggio Calabria-Roma che riesca ad abbattere un’ora di percorrenza. Dalla Villa Vecchia in festa, Oliverio ha tuonato più volte la necessità del cambiamento e la possibilità di riscatto del Sud grazie al Pd.
E per concludere la chiacchierata è finita su temi delicati e complessi: il rapporto tra criminalità organizzata e imprenditoria e sull’immigrazione. Sulla prima questione, Oliverio ha ribadito di giocarsi una partita importante: «Bisogna lavorare affinché ci sia una bonifica e le istituzioni devono svolgere un ruolo importante». Sul problema migranti, il governatore risponde con esempi concreti: le politiche dell’accoglienza e dell’integrazione che in Calabria sono già attive da tempo. Un esempio concreto?

Il modello Acquaformosa – che Oliverio cita indicando il suo ideatore, l’ex sindaco e oggi assessore comunale, Giovanni Manoccio seduto in prima fila – e il modello Riace, prima tra tutti. Ecco perché, ha annunciato il governatore, a breve la Regione Calabria presenterà una sua proposta all’Europa.

  

Mirella Molinaro corrierecal

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Redazione

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