Raccontiamo questi tre giorni in giallorosso per chi non li ha potuto vivere in prima persona.
Imbarchiamo il motorino Venerdì sera da Genova direzione Sardegna, foto di rito con il mio amico Sergio da Bologna e lo striscione (foto 1 et 4) e successivo “imbosco clandestino” in prima classe per trascorrere una notte più comoda. Arrivo a Porto Torres Sabato alle 6:30 dopo 3 litri di vino pane soppressata ed altre leccornie.
Si riparte subito, 130 KM di colline per raggiungere Olbia, dove alla spiaggia “Pittulongu” incontriamo Tony da Milano e famiglia. Facciamo il bagno e prendiamo 30 minuti di sole (foto_5).
Ecco i gentilissimi parenti Olbiesi di Tony da Milano, “Albino Bo” su tutti che ci mostra il suo splendido laboratorio artigiano di falegnameria, un vero artista. Albino ci porta in un Agriturismo per un pranzo tutto sardo, una vera squisitezza. Persone fantastiche ospitali e gentili, tanto e’ che decidono di venire in curva con noi alla partita di domenica. Albino ricorda di quando, al nord per lavoro, seguiva il Catanzaro in serie A nei campi lombardi, ma precisa “il mio cuore e’ cagliaritano anche se ho un debole per il Catanzaro”. Si siamo ad Olbia, mentre ci sembra di essere a Catanzaro, grazie a questi splendidi amici.
Il Sabato sera si intervistano i calciatori delle Aquile in albergo, dove si incontrano i soliti amici: Roberto con la moglie, Masino, altri tifosi giunti ad Olbia. Immancabile il nostro sindaco Fabrizio Ferrigno. Gentilissimi Gianni Improta e l’inossidabile Bellante. Tutti stupiti di vederci con i caschi in mano, ci chiedono: “ma allora e’ vero siete venuti in motorino?”…
Ci rechiamo per la notte, in un agriturismo fuori Olbia. “Agrisole”, un angolo di paradiso terrestre immerso nella collina gallurese, un invito utile a chi desidera visitare la Sardegna dormire nella pace a 10 minuti da Olbia e mangiare i prodotti locali a buon prezzo www.agriturismoagrisole.com cell. 3490848163 e ditegli pure che siete tifosi del Catanzaro. Da non credere, le casette erano giallorosse, appena le abbiamo viste con Sergio abbiamo detto “e’ un segno positivo del destino domani vincimu”. Almeno ci rendiamo utili agli eventuali amici giallorossi che desiderano visitare la zona (40 Euro le camere con tre letti, 20 Euro ciascuno se siete in due, grande Sergio che ha trovato il posto Foto 3 ).
Si dorme poco ci si alza la domenica mattina con il pensiero della partita importante, si monta in motorino e si va alla spiaggia “Pittulongu”, dove ci sono gli UC con i fantastici Ultras Olbiesi. I ragazzi locali hanno contraccambiato l’ospitalita’ dei nostri UC offrendo a tutti pizze e birre a volonta’. La cosa che mi ha dato la misura della civilta’ di questi ragazzi e’ stata la meticolosita’ con cui raccoglievano ogni bottiglia ed ogni pezzo di carta. Sulla spiaggia per rispetto dei locali vi era solo una bandiera giallorossa piantata per terra (foto 2). Nessun altro vessillo massimo rispetto ed amicizia, solo risate tanti bei ricordi da raccontare e contrapporre quando si sentirà parlare negativamente del mondo Ultras e degli effetti del calcio in generale. Un Grazie agli Olbiesi da parte mia ed un Bene ai nostri UC, queste cose fanno bene al calcio.
E’ ora di andare allo stadio ci si incammina e chi si becca per la strada? I due compari romani Vincenzo detto er tanica e la spugna del cugino, mangiamo insieme e via allo stadio…”entrando come meglio si può ”. Appendiamo i nostri striscioni. Scambio di fiori per ricordare gli amici assenti tra gli Ultras delle opposte curve, battimani e si comincia la samba, “siamo la Massimo Capraro, e mai nessun ci fermerà …..”. Tifo incessante per i primi 45 minuti, mentre Paolo detto Spinal annota tutta la cronaca e gli vedo bollire il sangue perché non può urlare come vorrebbe. Fine prima frazione 0-0, Milone ci fa urlare al gol ma era solo un’illusione.
Secondo tempo cambio posizione con Paolo, uno due e passiamo con Falco, e Sergio mi dice: “Davide’ abbrazzamuni ca e’ fatta”.
Giglio ci punisce e pareggia ma Ferrigno ed Alfieri completano l’opera, inutile il loro gol durante il recupero.
Catanzaro discreto, bel possesso di palla ed ottimo pressing, ma con due macchie: 1 – I gol sbagliati, 2 – La disattenzione sul secondo gol durante il recupero. Tutto perdonato dinanzi a questa vittoria non si fanno polemiche. Bravo mister e bravi ragazzi. Quando l’arbitro fischia la fine e’ una liberazione, ma ci geliamo un attimo alla notizia del 1-2 dell’Acireale. Giglio buona prova come sempre coriaceo e combattivo perche a CZ non riusci a fare bene come ad Olbia? (la domanda rimane senza risposta).
A fine gara tutti al palazzetto per tifare Olbia Basket. Insieme agli Ultras olbiesi i nostri UC ravvivano l apalestra a prova della rafforzata amicizia e civiltà tra le due tifoserie.
Finisce una trasferta che ha visto vincere sugli spalti entrambe le tifoserie, la partita dura 90 minuti, queste amicizie rimarranno nel tempo e queste cose valgono più di una vittoria sul campo di undici persone contro undici. Grazie agli amici sardi ed a tutti i giallorossi.
Il Viaggio di ritorno? Quasi dimenticavo. Siamo partiti lunedì sera da Porto Torres, dopo altri 130 Km di motorino in due (SEMPRE CON I CASCHI, stanchi ma felicissimi e clandestini piu’ che mai in prima classe). Arrivati a Genova questa mattina (martedi 06-05) alle ore 7:00 e poi, subito al Lavoro, mentre Sergio e’ arrivato sano e salvo a Bologna alle 11:45. Tutto questo perché noi siamo il Catanzaro e lo abbiamo nel cuore.
AVANTI AQUILE
Davide Pane
Le foto della partita saranno integrate nella sezione Gallery