Si disputerà questo pomeriggio la gara tra i giallorossi ed i virgiliani.
E’ una giornata strana questa, innanzi tutto il ritorno alla domenica, che sarà poi una costante del prossimo torneo di Serie C, poi il rumoroso eco della riunione societaria di giovedì scorso ed infine le prospettive politico-sportive delle Aquile e di chi ruota intorno ad esse.
In mezzo a tutto questo, che con il calcio ha poco a che fare ci sono i tifosi, quelli del biglietto o dell’abbonamento, quelli che avrebbero voglia di entusiasmarsi per una rete segnata, per una vittoria conquistata ed invece devono sorbirsi i continui mal di pancia di tesserati (ne contiamo una decina dei due anni di B) che lamentano la mancanza di un minimo di organizzazione calcistica e di chiarezza societaria. Ma cosa ci volete fare, questi calciatori passano ed il povero tifoso resta.
Dunque si torna alla domenica, si torna alla giornata deputata al rito calcistico, un amara anteprima di quello che ci aspetta nel prossimo campionato.
Poi abbiamo la “questione societaria”, questione che non esiste, perchè di norma le SpA le guidano i soci che hanno la minoranza, di norma i bilanci sani (quelli che ti fanno ripescare) diventano subito malati, di norma i debiti crescono come funghi, di norma i crediti si volatilizzano come il gas che arriva dalla Russia; se poi il legale rappresentante non conosce le carte sociali allora abbiamo sbagliato pianeta. Ora assisteremo ad un ennesimo copione già scritto: non compro perchè non è tutto chiaro; vendo, ma nessuno vuol comprare; rimango per il bene della patria.
Infine la politica, che riguarda sia gli azionisti e sia il contorno societario, il primo round è andato, adesso aspettiamo il secondo ed i tempi supplementari del ballottaggio e poi speriamo che la politica lasci definitivamente perdere il Catanzaro.
Nel frattempo l’Uesse non ha un suo centro sportivo ed ha uno stadio che accusa i segni del tempo.
Avanti così mio Catanzaro
Oggi Catanzaro-Mantova
Si gioca in campo, ma le vere partite sono fuori