Altra trasferta per il Catanzaro, la seconda consecutiva dopo la sfida con la Carrarese, con le Aquile che vanno in scena in terra lombarda, precisamente a Mantova contro la compagine di Davide Possanzini. La squadra biancorossa, neopromossa in serie B dopo un campionato straordinario in Lega Pro lo scorso anno, ha fatto sicuramente meglio nella prima parte di stagione dell’attuale campionato trovando poi qualche difficoltà strada facendo. Viaggia attualmente al centro della classifica e resta invischiata nella cosa salvezza in una classifica che quest’anno è rimasta particolarmente corta, coinvolgendo tante squadre sia nella lotta per non retrocedere ma anche per puntare in alto. La squadra di mister Davide Possanzini presenta tanti fattori positivi ma anche diverse cose da rivedere. Ad esempio, la linea difensiva con la palla al centro difende ad uomo ed è molto abile nelle marcature sugli attaccanti avversari mentre la palla gravita nelle zone esterne del campo. Il Mantova difende con una diagonale difensiva lunga con il terzino che esce sul portatore di palla mentre i centrali coprono la porta. Per quanto riguarda la transizione positiva c’è da dire che la squadra di Davide Possanzini, nel momento in cui recupera la palla, tende a verticalizzare portando più uomini ad offendere la linea difensiva avversaria. Se gli stessi avversari si trovano ben schierati nella loro metà campo, non è un problema per il Mantova far girare la sfera con il possesso palla e i fraseggi corti, coinvolgendo addirittura l’estremo difensore. Nella transizione negativa, il gioco di gruppo e la manovra del Mantova rendono facile la vita al Mantova perché, una volta persa la sfera, più uomini tentano nella zona di competenza la riconquista del pallone, specialmente sulle fasce laterali grazie a delle attente marcature preventive. I punti di forza di questo Mantova in serie B sono sicuramente la capacità dei calciatori di relazionarsi tra di loro grazie al movimento senza palla e ai passaggi corti e veloci, la vicinanza tra giocatori e tutti i reparti del campo, oltre alla capacità di recuperare velocemente la sfera. Non meno importante è la lettura dei ritmi e degli spazi concessi nel gioco, la forzatura della giocata verticale e saper consolidare bene ogni azione di gioco. I punti di debolezza di Possanzini sono le transizioni sulle fasce e i movimenti alle spalle degli avversari che mandano in difficoltà le retrovie della squadra biancorossa. Un punto su cui il Catanzaro può puntare forte per provare a portare a casa dei punti importanti. Caserta dispone di uomini importanti sulle fasce e potrebbe essere la chiave del match.
Foto MANTOVA 1911