Sarà il Tar a decidere se è stata corretta la la procedura di affidamento di aree demaniali marittime finalizzate alla costruzione di nuovi stabilimenti balneari nel quartiere marinaro a Catanzaro.
Due le procedure in discussione bandite dal Comune di Catanzaro. Una andata a buon fine che ha visto l’assegnazione di tre lotti (Giovino uno e due a Lido) aggiudicati dalla ditta Rotundo e dalla ditta G.T.F.
La seconda procedura riferita ai lotti 1,2 e 3, la commissione esaminatrice di Palazzo De Nobili aveva però ritenuto inammissibile la documentazione trasmessa dagli operatori commerciali escludendone ben undici.
Per tale motivo uno tra gli operatori esclusi, si è quindi rivolto al Tar proponendo ricorso avverso l’esclusione decretata dalla commissione esaminatrice di Palazzo De Nobili e chiedendo l’annullamento della determina dirigenziale emanata dal settore Patrimonio, Provveditorato e Partecipate con la quale il dirigente ha escluso il ricorrente dalla procedura per l’insussistenza del requisito soggettivo di operatore economico.