Era uno dei tanti clienti “secretati” che ha utilizzato lo scudo fiscale per rimpatriare capitali dall’ester, ma il denaro che ha fatto rientrare in Italia per una somma complessiva di 1,5 milioni è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Torino perché accumulato attraverso attività illecite di varia natua: truffe, furti, emissione di assegni a vuoto.
Il piano del “nullatenente”, M.P., 55 anni, originario della provincia di Catanzaro era semplice:far rientrare i capitali nascosti all’estero con l’aiuto della convivente, un’incensurata di origine russa alla quale sarebbero stati intestati i beni del compagno.
Il piano però non si è potuto realizzare per l’intervento dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Torino, coordinati dai magistrati del gruppo Riciclaggio della locale Procura.
Le norme sullo “scudo”, infatti, non consentono di regolarizzare denaro e beni di provenienza illecita, come quelli che i due complici hanno fatto rientrare dalla Svizzera attraverso i canali bancari ufficiali. Per questo,i finanzieri, a seguito di un provvedimento dei magistrati torinesi, hanno sequestrato 1,5 milioni pronti per essere messi al sicuro e investiti.
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