La gelosia, come l’amore, non ha età. Il giudice per le indagini preliminari, Perri, ha rinviato a giudizio un novantenne, A. M., di Catanzaro, per maltrattamenti, percosse e lesioni ai danni della moglie, di 85 anni. Alla base della “guerra in casa”, la gelosia.
L’uomo accusava la coniuge di continui tradimenti. Dopo tanti anni di liti, la signora non ce l’ha fatta più, si è recata dai carabinieri ed ha denunciato il marito.
«Non lo sopporto più, è una vita che mi maltratta», ha detto ai militari dell’Arma.
Per quanto riguarda l’ultima lite, ha riferito che il novantenne ancora una volta si era ingelosito e la accusava di infedeltà, che naturalmente la donna nega. Il novantenne – secondo l’accusa – l’ha picchiata e maltrattata. La signora ha riportato ferite ad un braccio, giudicate guaribili in pochi giorni.
Subito dopo la denuncia della signora, i carabinieri hanno riportato la notizia di reato alla Procura della Repubblica che a sua volta ha chiesto il rinvio a giudizio del novantenne.
Ieri mattina l’udienza davanti al Gip. Il Pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio, stessa cosa ha fatto la Parte civile rappresentata dall’avvocato Massimo Campagna.
Il difensore, avvocato Enzo De Caro, ha cercato invece di ridimensionare i fatti in favore del suo assistito. Ha riferito che la vicenda è assolutamente inverosimile, vista l’età delle parti in causa, ed ha chiesto sentenza di non luogo a procedere. Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio: il novantenne verrà quindi processato davanti al Tribunale monocratico.
Intanto i due coniugi continuano ad abitare insieme, pare che per il momento i litigi siano finiti ma non è escluso che decidano di separarsi.
gazsud