Mentre ringrazio coloro i quali, e sono davvero tanti, a mezzo stampa o tramite attestati giunti direttamente presso l’Assessorato al Turismo stanno entusiasticamente manifestando il proprio compiacimento e la gioiosa soddisfazione per la “Notte Marina”, devo biasimare mio malgrado alcune polemiche che reputo del tutto inconsistenti, specialmente laddove queste giungano da persone o esponenti politici la cui intelligenza ed onestà intellettuale non sono messe minimamente in discussione. Ciononostante può capitare a tutti di incorrere in qualche gaffe, a volte per l’avventatezza delle considerazioni fatte, altre volte per pregiudizio, altre ancora per incomprensioni dovute a scarsa informazione. Probabilmente sarà stata una di quelle appena menzionate la causa che ha indotto in errore i fratelli Tonino e Franco Cimino, i quali – con somma sorpresa di tutti, ivi compresa la loro – almeno per una volta si sono mostrati concordi su qualcosa. E questo, al di là di tutto e del caso di specie, può essere un fatto umanamente positivo. Ciò che non è positivo, e mi imbarazza assai doverlo far pesare, è il tono che entrambi usano nell’improbabile tentativo di dare legittimità alle accuse che mi muovono; accuse che riguardano la data del 26 luglio, ossia il giorno – o per meglio dire, la notte – in cui l’evento marinaro sarà “celebrato”. A loro dire quella data è da bocciare in quanto creerebbe una sorta di conflitto di interessi con la Madonna, non spalmerebbe i flussi di visitatori su più giornate, e via dicendo con altre storielle simili. Premesso che non mi piace mischiare il sacro col profano come essi invece fanno, vorrei innanzitutto far presente che la tradizionale festa della Madonna a mare, salvo cambiamenti dell’ultima ora, si celebra da tempo immemore la domenica pomeriggio che quest’anno cade giorno 27; la “Notte Marina” invece è un evento che si svolgerà sabato 26. Dunque di cosa stiamo parlando? Perché mischiare stucchevolmente le due cose, già perfettamente e temporalmente distinte e separate senza che si avvertisse la necessità di un soccorso da parte dei Cimino? Fra l’altro, a proposito della processione di domenica, sono orgoglioso di ribadire che l’assessorato ha richiesto con successo la realizzazione di un documentario che andrà in onda su Sky Life, un canale visto da parecchi milioni di persone che consentirà di far conoscere questa tradizione popolare e veicolare ancora una volta le immagini di Catanzaro nel mondo.
Prendendo il lato positivo della faccenda, ritengo che l’inutile ciancia di qualcuno mi fornisca un’ottima possibilità per restituire i rimproveri a quanti, maliziosamente, si esercitano in populismi di cui la nostra cara ed amata città non ha bisogno, così come non ha bisogno che i suoi abitanti vengano definiti “marinoti”, “gaglianesi” o con altri simili orribili ed anacronistiche aggettivazioni: siamo tutti catanzaresi! Ma la riflessione più importante che le “accuse” dei Cimino mi suscitano riguarda la responsabilità politica e la sensibilità civica con cui ritengo che un esponente politico debba doverosamente e quotidianamente confrontarsi. Mi spiego meglio: muovere le critiche così come sono state mosse determina un clima di astio, ingenera confusione, provoca insicurezza. Questo è tanto più vero quanto più pregiudizievoli appaiono le critiche medesime. Ed è quello che appare rispetto alla “Notte Marina” dove – senza conoscere il programma – qualcuno si diverte ingenuamente in quello sfizioso passatempo conosciuto come “il processo alle intenzioni”. Per usare una metafora da calciomercato è un po’ come quando si critica un calciatore denigrandone preventivamente qualità e infierendo esageratamente sull’aspetto tecnico o caratteriale, salvo tornare alla realtà e realizzare che quel calciatore ancora non è stato acquistato! Così, alla stregua di novelle Cassandre, leggiamo cosa accadrà nella “Notte Marina”, cosa non accadrà, perché andrà male, perché andrà bene, perché era meglio collocare la fiera più a destra, perché era meglio montare il palco più a sinistra, e tante inutili polemiche che tradiscono, con la più evidente delle evidenze, la sterilità delle accuse rivoltemi. Nei fatti – e di solito sono esattamente i fatti quelli che contano – questa è una vecchia storia che ciclicamente si ripete. E’ successo anche alla vigilia della “Notte Piccante”, dove i focosi detrattori di ieri sono transitati, visto il successo, nell’ampia schiera degli entusiasti sostenitori di oggi. Meglio così.
Infine mi piace sottolineare che la “Notte Marina”, o più precisamente il suo preambolo, prevede, all’incirca per le ore 20.00, la presentazione di alcuni libri riguardanti il culto mariano nella nostra arcidiocesi e un’agile dissertazione – svolta in collaborazione con la Parrocchia – sulla venerazione della Madonna di Porto Salvo da parte dei catanzaresi: se vogliamo, questo momento culturale creato ad hoc può aiutarci a comprendere meglio la tradizionale processione del giorno successivo. Contestualmente abbiamo pensato di installare lungo le strade dei maxischermi che proietteranno le immagini registrate da VideoCalabria (la prima televisione regionale) in occasione della processione a mare dello scorso anno, e ciò non potrà che incoraggiare tanta gente a partecipare alla festa del giorno successivo. Sarà un bel momento di riflessione, al pari di quella che auspico per quanti sono tentati dalla voglia di polemizzare sempre e comunque. Allo stesso modo spero, per la crescita della nostra amata città, che si sia tutti più costruttivi e propositivi e che si riesca ad abbandonare quella tristezza e quell’inutile vis polemica che demolisce la voglia di fare e ingenera pessimismo. Abituiamoci al sorriso, alla critica costruttiva, alla positività, alla voglia di fare, alla capacità di creare. Al desiderio di collaborare.
Prendendo il lato positivo della faccenda, ritengo che l’inutile ciancia di qualcuno mi fornisca un’ottima possibilità per restituire i rimproveri a quanti, maliziosamente, si esercitano in populismi di cui la nostra cara ed amata città non ha bisogno, così come non ha bisogno che i suoi abitanti vengano definiti “marinoti”, “gaglianesi” o con altri simili orribili ed anacronistiche aggettivazioni: siamo tutti catanzaresi! Ma la riflessione più importante che le “accuse” dei Cimino mi suscitano riguarda la responsabilità politica e la sensibilità civica con cui ritengo che un esponente politico debba doverosamente e quotidianamente confrontarsi. Mi spiego meglio: muovere le critiche così come sono state mosse determina un clima di astio, ingenera confusione, provoca insicurezza. Questo è tanto più vero quanto più pregiudizievoli appaiono le critiche medesime. Ed è quello che appare rispetto alla “Notte Marina” dove – senza conoscere il programma – qualcuno si diverte ingenuamente in quello sfizioso passatempo conosciuto come “il processo alle intenzioni”. Per usare una metafora da calciomercato è un po’ come quando si critica un calciatore denigrandone preventivamente qualità e infierendo esageratamente sull’aspetto tecnico o caratteriale, salvo tornare alla realtà e realizzare che quel calciatore ancora non è stato acquistato! Così, alla stregua di novelle Cassandre, leggiamo cosa accadrà nella “Notte Marina”, cosa non accadrà, perché andrà male, perché andrà bene, perché era meglio collocare la fiera più a destra, perché era meglio montare il palco più a sinistra, e tante inutili polemiche che tradiscono, con la più evidente delle evidenze, la sterilità delle accuse rivoltemi. Nei fatti – e di solito sono esattamente i fatti quelli che contano – questa è una vecchia storia che ciclicamente si ripete. E’ successo anche alla vigilia della “Notte Piccante”, dove i focosi detrattori di ieri sono transitati, visto il successo, nell’ampia schiera degli entusiasti sostenitori di oggi. Meglio così.
Infine mi piace sottolineare che la “Notte Marina”, o più precisamente il suo preambolo, prevede, all’incirca per le ore 20.00, la presentazione di alcuni libri riguardanti il culto mariano nella nostra arcidiocesi e un’agile dissertazione – svolta in collaborazione con la Parrocchia – sulla venerazione della Madonna di Porto Salvo da parte dei catanzaresi: se vogliamo, questo momento culturale creato ad hoc può aiutarci a comprendere meglio la tradizionale processione del giorno successivo. Contestualmente abbiamo pensato di installare lungo le strade dei maxischermi che proietteranno le immagini registrate da VideoCalabria (la prima televisione regionale) in occasione della processione a mare dello scorso anno, e ciò non potrà che incoraggiare tanta gente a partecipare alla festa del giorno successivo. Sarà un bel momento di riflessione, al pari di quella che auspico per quanti sono tentati dalla voglia di polemizzare sempre e comunque. Allo stesso modo spero, per la crescita della nostra amata città, che si sia tutti più costruttivi e propositivi e che si riesca ad abbandonare quella tristezza e quell’inutile vis polemica che demolisce la voglia di fare e ingenera pessimismo. Abituiamoci al sorriso, alla critica costruttiva, alla positività, alla voglia di fare, alla capacità di creare. Al desiderio di collaborare.
Roberto Talarico
Assessore al Turismo Comune di Catanzaro