Intervistiamo

Notizie da Comune

Progetto Safe City: nota di risposta dei consiglieri Eugenio Riccio, Agostino Caroleo e Tommaso Brutto  sui contenuti  di sicurezza e rispetto della privacy del progetto “Safe City” e  che il programma sarà  portato all’attenzione del Consiglio Comunale.

“Niente violazione della privacy  ma  più sicurezza e funzioni a sfondo sociale. Il progetto “Safe City” punta quindi, a fare di Catanzaro una delle città più sicure d’Italia, attraverso una moderna tecnologia sottoposta alle norme del Codice della privacy . Un progetto che mira alla  riduzione della criminalità attraverso  un’azione deterrente che le telecamere possono  produrre. Nessun  effetto “Grande Fratello”, poiché il sofisticato sistema mira a ridurre la criminalità, presente in particolar modo in alcune zone della città e migliorare il servizio pubblico, affrontando i molteplici problemi di una città  sviluppata su un vasto e disarticolato territorio. Controllo che non può materializzarsi con i mezzi tradizionali. Non comprendiamo, quindi, l’atteggiamento pregiudiziale  e distorto che qualcuno vorrebbe far passare tra i cittadini catanzaresi, i quali, a ragione sono preoccupati d’allarmante escalation  della micro criminalità  che mina  quell’isola felice  che  fino a qualche tempo fa  ne faceva di  Catanzaro un vanto. Ci sembra abbastanza fittizio legare questo sistema di sicurezza con tante altre problematiche che sono, alla stessa stregua, presenti nell’agenda del sindaco Abramo, come ad esempio  il problema della Ztl che non può essere definita se prima  il Consiglio comunale e i  cittadini non decidano che funzione dare a Corso Mazzini. Quindi, ritornando al progetto “safe City” ribadiamo che sarebbe stato veramente da irresponsabile da parte nostra rinunciare ad un finanziamento del PON Sicurezza – e quindi non utilizzabile per altri fini –  non avviare  un progetto  che  ben presto sarà adottato da altre città italiane.

Il progetto, è bene ribadirlo,  non è solo telecamere , ma si incentra sul concetto di “vivibilità” dei luoghi che saranno monitorati  con l’obiettivo  di ridurre la criminalità e migliorare il servizio pubblico, affrontando i molteplici problemi della città. Controllo del traffico veicolare, riduzione di tutti i tipi di reato; deterrenza e disincentivo per tutte le attività antisociali nei luoghi pubblici; contenimento immediato ed efficiente degli eventi criminali; aumento del senso generale di sicurezza per i cittadini.

L’intero pacchetto tecnologico di stretta sorveglianza del Corpo di Polizia municipale, sarà a disposizione di tutte le Forze dell’Ordine.

Il sistema, come dicevamo, garantirà il massimo della sicurezza sotto il profilo del rispetto della privacy, fissato dalle regole stabilite dal Garante. Anzi, il progetto dovrà essere necessariamente sottoposto al vaglio dell’Autorità Garante, oltre che del Ministero dell’Interno.

I sistemi di videosorveglianza sarà segnalato da appositi  cartelli e i filmati saranno sottoposti  alla verifica del Garante privacy, prima della loro attivazione, e le  immagini registrate saranno conservate per un determinato  tempo 

E’ evidente che questo progetto, sia per la consistenza del finanziamento da attivare, sia per gli impatti che avrà sul funzionamento della città, sarà opportunamente discusso nella sede del Consiglio Comunale”

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Antonio Giglio – Consigliere comunale SEL e Vincenzo Capellupo – Consigliere comunale PD replicano alla nota di cui sopra


È esilarante essere richiamati alla legalità e al rispetto delle regole, in merito alla questione telecamere e “Safe City”, da parte di esponenti del centrodestra e PDL locale, gli stessi che difendono a spada tratta Scopelliti e Berlusconi, gli stessi che durante la gita fuori porta domenicale di Roma hanno manifestato esponendo lo striscione “Adesso condannateci tutti”. Gita che ha visto la “Straordinaria partecipazione” di controllori e controllati, tutti insieme appassionatamente. Il pudore non è cosa che si insegna; si è liberi di dimostrarne la mancanza in ogni momento.

È cosa evidente, lo ripetiamo, che il punto critico del progetto è non tanto e non solo la questione privacy (da essi strumentalmente sventolata), ma altri profili quali la gestione annuale e la manutenzione (centinaia di migliaia di euro all’anno, quando proprio in questi giorni le famiglie sono messe in ginocchio dalla gestione mense), i tempi i modi e l’opportunità di tutta la gestione della vicenda, per come è nata, per come è stata portata avanti, per come si cerca di difenderla. Aspettiamo l’opportuna discussione in Consiglio comunale, proseguendo il lavoro di decriptazione di una vicenda che il centrodestra tiene volutamente sottotraccia. Per il momento ci limitiamo a rilevare la, poco credibile, doppia morale di presunti tutori dell’ordine, della legalità, del rispetto delle regole.

 

 

 

Rinviata a venerdì alle ore 11, la conferenza stampa del progetto “Stadio Ceravolo”

Autore

Redazione

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