Catanzaro sarà al centro dell’agenda politica del nuovo governo regionale e Scopelliti sarà il presidente che farà più dei suoi predecessori per la nostra città. Chi voleva seminare veleno e riaprire le ferite del campanilismo per salvare le proprie posizioni di potere è stato servito: Scopelliti ha liquidato come “una barzelletta” la storiella dello spostamento del Capoluogo ed ha assunto solenni impegni per Catanzaro perché – ha detto – “se il Capoluogo diventa più forte si arricchisce tutta la Calabria”.
Desidero intanto sottolineare il valore simbolico della manifestazione all’auditorium: il candidato Governatore ha voluto fare partire ufficialmente la sua campagna elettorale dalla città Capoluogo, proprio per rimarcare il suo profondo rispetto per l’istituzione regionale e per il suo Statuto.
Se avesse ricevuto l’attenzione dovuta dai tanti presidenti nati o residenti a Catanzaro, la nostra città non verserebbe nell’attuale situazione di degrado, aggravatasi non a caso negli ultimi cinque anni con l’avvento del centrosinistra al potere alla Regione e al Comune. Catanzaro ha perso peso e credibilità. Il centrosinistra non è riuscito ad ottenere nulla nemmeno dal governo “amico” di Romano Prodi, se non lo scippo della Scuola di Magistratura.
E se oggi la Scuola di Magistratura a Catanzaro torna ad essere una realtà, lo si deve al governo Berlusconi, al ministro Alfano, al coordinatore regionale del PdL Giuseppe Scopelliti, ai parlamentari e al gruppo dirigente del Popolo della Libertà, al presidente della Provincia Wanda Ferro.
Scopelliti e il PdL hanno le idee chiare per il futuro di Catanzaro. In primo luogo, il futuro presidente, con il sostegno dei consiglieri regionali della città e della provincia, lavorerà per il rafforzamento dell’asse metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme, per il completamento del Polo Direzionale di Germaneto a cominciare dalla “cittadella”, per il nuovo ospedale regionale, per il potenziamento dell’Università Magna Graecia. Non solo non metterà in discussione i finanziamenti per metropolitana e scale mobili, ma traccerà assieme ai cittadini un nuovo e più moderno disegno di città dalle ambizioni direzionali.
La convention dell’auditorium ha spazzato via, in un solo colpo, tutte le maldicenze e le bugie di un centrosinistra che vede con terrore la fine di un sistema clientelare che nulla ha dato alla nostra comunità. Sta venendo fuori, in maniera impietosa, un’altra, autentica verità: a non fare nulla per Catanzaro, a ridurre la nostra città in uno stato comatoso e senza prospettive, è un Partito Democratico che da mesi discute solo di assetti di potere, di primarie, di liste. Il PdL ha avviato un grande processo di trasformazione e rinnovamento che passa dalle regionali e si completerà nel 2011 con un nuovo governo della città, tale da riaprire le speranze e le aspettative dei Catanzaresi.
On. Domenico Tallini
Consigliere Regionale
Consigliere Comunale