Catanzaro Night News

Nota stampa consigliere Franco Cimino

L’Affruntata di S. Onofrio e la lotta ai prepotenti.

Impedimenti personali non dipendenti dalla mia volontà non mi consentono di fare oggi il gesto che più facilmente mi riesce da sempre: trovarmi nel luogo dove la violenza e la sopraffazione di pochi si impone sulla libertà delle persone.
Lo faccio in silenzio e senza clamori propagandistici, come nel giorno del funerale del piccolo Domenico barbaramente ucciso da un colpo vagante mentre col padre giocava a calcetto. Funerale, svoltosi a Crotone  senza la presenza di uno soltanto , vescovo compreso, dei rappresentanti delle istituzioni , nazionali e regionali. Tutti , compreso il vescovo, impegnati in faccende non trasferibili. Quella solitudine di Domenico e dei suoi genitori, grida ancora vergogna! Idealmente e moralmente, nella mia duplice veste di cittadino e operatore politico, sarò comunque presente questa mattina a S. Onofrio per la processione dell’Affruntata . Starei tra la gente , naturalmente, né immediatamente dopo le immagini sacre, né accanto al Vescovo, onde evitare, come accade per esempio  a Catanzaro che le processioni diventino un rito “originale”, quasi che in processione si sentano portati essi stessi, i politici. La risposta ai malavitosi che si sono sentiti minacciati dalle posizioni , purtroppo non estese altrove , della chiesa locale, sta nell’assumere dentro ciascuno di noi il valore profondo dell’Affruntata. Che non è solo religioso in quell’incontro tra la Madonna, che si libera del dolore, con Gesù, il Figlio di Dio risorto . E’ anche, direi specialmente, il simbolo universale della forza dell’uomo che si libera dal male dopo averlo conosciuto e combattuto. Dell’uomo che recupera pienamente la sua dignità umana e si libera da ogni catena. La prima è l’ignoranza sulla quale i prepotenti e i violenti, non soltanto quindi i mafiosi, costruiscono il loro potere di dominio su intere comunità. Coscienza e conoscenza sono le armi per sconfiggerli. Tutti insieme e uno alla volta. La paura infatti coglie i prepotenti quando il riconoscimento della propria  identità di cittadino sconfessa apertamente quella falsa che i violenti , e quindi i mafiosi, si confezionano come abito della festa. Abito di falso onore. Come quello che vogliono indossare ogni qual volta si celebra la festa religiosa del paese. Il pretendere, indisturbati e incontestati, che siano le loro spalle a reggere le statue sante, non ha evidentemente nulla del proprio , sia pur sbagliato ,sentire religioso. Rappresenta soltanto il vecchio segno della loro predominanza sugli altri. Il modo per  imporsi socialmente, facendosi riconoscere e accettare dalla gente e dalla parrocchia quale uomini degni. Sicuramente importanti, a cui spetta uno dei più alti onori che la comunità assegna. Per questo, la processione di S. Onofrio rappresenta, come mons. Bregantini insegna da tempo, un piccolo gesto rivoluzionario. Che potrà  contaminare e diffondersi. Che dovrà contaminare e diffondersi.  

    Franco Cimino
    Consigliere comunale
    di Catanzaro

Autore

Umberto Galati

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