Le spinose questioni meridionali, e più esattamente quelle che riguardano la Calabria e Catanzaro, debbono restare scevre da qualsivoglia forma di accanimento campanilistico, mediante cui, a ragion veduta, spesso si ottengono più danni che risultati.
Sarebbe opportuno, nondimeno, rifugere dai più banali luoghi comuni, quali la “pigrizia” del parlamentare di turno e la sua “soggezione” al cospetto della volontà governativa.
È facile elargire critiche e giudizi, ma talvolta ci si dimentica che per affrontare questioni complesse e delicate occorre il giusto tempo, azioni mirate e una buona dose di pazienza. Mantenere un basso profilo, evitando urla e schiamazzi, non equivale all’abbandono della causa, specialmente se ci si trova di fronte a problematiche che si hanno a cuore, in primis da cittadino catanzarese.
Per entrare nello specifico, la questione della Scuola Superiore della Magistratura rappresenta senza alcun dubbio un tema di rilevante importanza che, tuttavia, è necessario contemperare con le attuali e prioritarie esigenze nazionali.
Su tale vicenda non si è svolta un’attività meramente formale, ma un’azione incisiva e prolungata che va ben al di là delle convenzionali interrogazioni e mozioni parlamentari presentate nei mesi scorsi. Sono altresì convinto che il Ministro Angelino Alfano non resterà indifferente alle nostre argomentazioni e sposerà certamente le ragioni del capoluogo calabrese.
Stessa cosa dicasi per il caso delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Pochi giorni fa ho sollecitato la risposta del Ministro Maria Stella Gelmini iscrivendo l’interrogazione, presentata lo scorso 8 aprile, all’ordine del giorno della prima seduta utile della Commissione; ciò al fine di velocizzare un pronunciamento ufficiale che consenta la pianificazioni di ulteriori mosse politiche.
Occorre senza dubbio mantenere alta l’attenzione sulle istanze che interessano il nostro territorio e spendersi senza riserve affinché le questioni in sospeso vengano risolte positivamente, ma credo sia ingeneroso puntare il dito sulla supposta inoperosità dei parlamentari calabresi che, seppur tra mille difficoltà, danno quotidianamente il proprio contributo per lo sviluppo dell’intera regione.
Nota del Sen.Speziali: ingenerose alcun criiche verso i deputati calabresi
Le spinose questioni meridionali, e più esattamente quelle che riguardano la Calabria e Catanzaro, debbono restare scevre da qualsivoglia forma di accanimento campanilistico, mediante cui, a ragion veduta, spesso si ottengono più danni che risultati.
Sarebbe opportuno, nondimeno, rifugere dai più banali luoghi comuni, quali la “pigrizia” del parlamentare di turno e la sua “soggezione” al cospetto della volontà governativa.
È facile elargire critiche e giudizi, ma talvolta ci si dimentica che per affrontare questioni complesse e delicate occorre il giusto tempo, azioni mirate e una buona dose di pazienza. Mantenere un basso profilo, evitando urla e schiamazzi, non equivale all’abbandono della causa, specialmente se ci si trova di fronte a problematiche che si hanno a cuore, in primis da cittadino catanzarese.
Per entrare nello specifico, la questione della Scuola Superiore della Magistratura rappresenta senza alcun dubbio un tema di rilevante importanza che, tuttavia, è necessario contemperare con le attuali e prioritarie esigenze nazionali.
Su tale vicenda non si è svolta un’attività meramente formale, ma un’azione incisiva e prolungata che va ben al di là delle convenzionali interrogazioni e mozioni parlamentari presentate nei mesi scorsi. Sono altresì convinto che il Ministro Angelino Alfano non resterà indifferente alle nostre argomentazioni e sposerà certamente le ragioni del capoluogo calabrese.
Stessa cosa dicasi per il caso delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Pochi giorni fa ho sollecitato la risposta del Ministro Maria Stella Gelmini iscrivendo l’interrogazione, presentata lo scorso 8 aprile, all’ordine del giorno della prima seduta utile della Commissione; ciò al fine di velocizzare un pronunciamento ufficiale che consenta la pianificazioni di ulteriori mosse politiche.
Occorre senza dubbio mantenere alta l’attenzione sulle istanze che interessano il nostro territorio e spendersi senza riserve affinché le questioni in sospeso vengano risolte positivamente, ma credo sia ingeneroso puntare il dito sulla supposta inoperosità dei parlamentari calabresi che, seppur tra mille difficoltà, danno quotidianamente il proprio contributo per lo sviluppo dell’intera regione.
Riceviamo comunicato del senatore del Pdl, Segretario Commissione Finanze e Tesoro