Le sensazioni dei tifosi del catanzaro raccolte via cellulare sono unanimi: “basta rassegnazione alla sconfitta, teniamo con gli artigli questa serie B“.
Michele raggiunto a Catanzaro ed assiduo frequentatore della CMC ci ammonisce: ”
Certi limiti non si possono superare, e come tale lo accettiamo con sportività e compostezza. Le responsabilità dellâinefficace campagna acquisti estiva eâ della società . Eâ un dato di fatto che il signor Princi se ne sia accollato gli oneri e nel contempo abbia assicurato di trovare dei rimedi.”
Bene dice Michele, in ogni modo eâ facile comprendere il perché di certe scelte compiute in assoluta buona fede, viste le ultime dichiarazioni allarmanti dello stesso Princi secondo cui “Dal Canto e Bonomi sono una delle migliore coppie difensive della serie B”.
Di certo non intendiamo fare i padroni con i soldi degli altri, ma quando udiamo certe dichiarazioni abbiamo il dovere di riflettere su quanto la âcompetenza calcisticaâ non sia una dote gratuita di chi eâ proprietario di capitali.
Ahimè, sembra di ripercorrere momenti già vissuti. Lungi da noi lâidea di essere onniscienti, ma permetteteci di ricordarvi, cari signori dirigenti, che serve un uomo che âtenga per gli zebedeiâ i calciatori; che li conosca tecnicamente e umanamente per poterli scegliere, valutare e âstimolareâ. Magari un Direttore Sportivo adeguato che abbia un contatto diretto con lâuomo calciatore, visto che (date le ultime prestazioni dei nostri), sembra palese lâassenza societaria da questo punto di vista.
Esaurito lâargomento società e chiarito che questa squadra non ha reso per quello che ci si attendeva, esaminiamo cosa si può fare a breve per limitare i danni.
Meri, accesa tifosa, ci ricorda: “laddove mancano le capacitaâ tecniche eâ gradita una prova dâorgoglio. Si limitano certe lacune con lâagonismo, con il coraggio, in breve: con gli attributi, ad averceli.
Purtroppo la questione non e’ solo tecnica; in campo si sbagliano i tocchi più semplici che insegnano nelle categorie giovanili. Non si salta per contrastare di testa lâavversario. Si rimane a 15 o 20 metri dal compagno di reparto di centrocampo ed attacco, non si aggrediscono gli spazi e non si propongono soluzioni di gioco. Ci si schiaccia in 6 in difesa a 5 metri della linea di porta lasciando libero chiunque di tirare dal limite dellâarea di rigore senza pressarlo. Non si reagisce ai gol subiti lasciandosi sopraffare dalla rassegnazione; questi non sono limiti tecnici, ma inequivocabile segno di mancanza di impegno e volontà . ”
Come non dare ragione a certe osservazioni dei tifosi, da bambini insegnano a sopperire alla superiorità tecnica dellâavversario con la grinta, ed il sano agonismo, non sempre ci si riesce ma almeno si esce dal campo con lâonore delle armi. Questa eâ lâanima dello sport. Ecco cosa tutti noi, vi chiediamo a breve, fateci uscire dagli stadi fieri di avere una squadra di uomini e non di âvuoti a perdereâ.
Vi chiediamo civilmente solo rispetto per i tifosi e per i colori che portate sulle spalle, il nostro sostegno fino al 95â ci sarà sempre, il credito verso di voi come uomini di sport sta per terminare.
Ci può stare di perdere contro una squadra tecnicamente superiore, Perugia, Empoli, allargandoci in modo spropositato, includiamo anche il Vicenza, eâ il giusto dello sport quando trionfa il più forte. Ma perdere come sta perdendo il Catanzaro nelle ultime gare no, non rientra nel nostro modo di essere sportivi.
Giusto per stemperare alcune affermazioni che giustificano questa gratuita arrendevolezza in campo, vi ricordo le prestazioni onorevoli di Piacenza, Trieste, Bergamo (contro lâAlbinoleffe n.d.r.), ed anche Cesena. In casa Bari, Salerno, Modena, ed anche se costernate da errori quelle contro il Catania ed il Crotone. In quelle occasioni almeno si eâ cercato di lottare, di salvare lâonore ed in alcuni casi ci si eâ riusciti.
Comprendendo i limiti tecnici, non giustifichiamo quelli derivanti dalla mancanza di impegno e dalla rassegnazione gratuita. Come tale non vogliamo sentire più scusanti ne da parte della societa’, e nemmeno del tecnico (che ha discutibilmente “chiarito” alcune sue dichiarazioni da “caduto dal pero”) e quantomeno dei suoi calciatori. Lottate come avete fatto in altre occasioni e riavrete, sia nella vittoria che nella sconfitta, la nostra stima.
Davide Pane