Arriva la capolista al “Ceravolo” per l’anticipo della 29^ di campionato, e davanti un pubblico non troppo numeroso, complice la diretta televisiva, il Catanzaro si ferma davanti la diga innalzata da un Sorrento che non ha demeritato, ma che non ha per niente dimostrato sul campo il divario in classifica. Buono il pressing alto adottato per evitare le incursioni soprattutto sulle fasce, ma troppo rinunciataria la squadra campana, troppo preoccupata a non prenderle e pericolosa solo in una occasione per tutto il corso dell’incontro. C’è da dire che i rossoneri si sono difesi con ordine senza troppi patemi contro una squadra che ha giocato un buon calcio solo fino alla trequarti, Bueno non ha inciso come al solito, troppo solo lì davanti ! Da annotare ancora una volta (l’ennesima oramai) un arbitraggio cervellotico che, soprattutto, nella prima frazione grazia spesso e volentieri dai cartellini una squadra scorbutica (il Sorrento) pronta a “picchiare” il mal capitato di turno pur di far valere la legge del più forte. Alle solite insomma, si rimpiange la mancanza di un valido supporto a Bueno lì davanti, e si recrimina contro la giacchetta nera di turno, protagonista in negativo di un incontro che non passerà di certo alla storia per il fair-play. Di seguito i commenti di alcuni spettatori all’uscita dello stadio.
Roberto B.: Spettacolo molto deludente e pesantemente condizionato da episodi di lotta greco-romana che non si vedevano dai lontani tempi dell’Albanova. Nonostante il Catanzaro abbia cercato insistentemente la via del goal il tatticismo del Sorrento ha fatto la differenza grazie ad un pressing asfissiante a tutto campo. Le carenze dei giallorossi si vedono soprattutto a centrocampo dove mancano elementi di esperienza, manca cioè un uomo in grado di ragionare e di fornire l’ultimo passaggio. La manovra non è mai fluida e sembra che tutto sia affidato al caso, lo dimostra l’incredibile mole di palloni gettati alle ortiche. Cuffa è un ottimo calciatore ma dovrebbe essere più disciplinato e cercare di evitare falli inutili che puntualmente gli costano l’ammonizione. Wahab possiede un buon dribbling ma si smarrisce arrivato in area. Cunzi è il solito giocoliere, tanto fumo e poco arrosto. In attacco il solo Bueno non basta ed avrebbe bisogno di un “compagno di merende” per fare davvero male. Detto ciò non saprei dire se questa squadra meriti i play-off ma a questo punto serve una svolta nei risultati. Le prestazioni benché positive ed incoraggianti dal punto di vista dell’orgoglio e della quantità, non servono da sole a raggiungere l’obbiettivo. Siamo a 5 giornate dalla fine e credo che questi ragazzi, meritino comunque il nostro appoggio. Provateci ancora !!!
Fabrizio P.: Beh… che dire della partita? Ero tornato allo stadio con l’illusione e la speranza di trovare una squadra spavalda ed agguerrita, convinta dei propri mezzi e capace di dare una svolta positiva in vista dello sprint finale; di dare una prova di forza proprio contro la compagine (finora) più forte, almeno questo dice la classifica. Ed invece mi è parso tutto il contrario! Non metto in dubbio la buona volontà di ogni singolo calciatore nel provare a centrare il risultato pieno, ma nel complesso ho visto una squadra, come si suol dire, “tutto fumo e niente arrosto”, Un gioco abulico, a tratti disordinato, a cui si è aggiunta una grande quantità di passaggi sbagliati, con alcuni che ragionavano solo con le gambe anziché con il cervello! No.. non ci siamo proprio. Va bene che è sempre una C2, ma se si vuol salire, a mio modesto giudizio, bisognerebbe cercare di essere un po’ più organizzati in campo; cercarsi di più, sacrificarsi per la coralità invece di far muovere le gambe a vuoto (vedi i sig. Cunzi e Merito) per un gioco poi fine a se stesso. Inoltre la rabbia e l’irruenza andrebbero lasciati a casa, per evitare falli deprecabili che giustamente portano solo a delle prevedibili espulsioni (vedi il sig. Zini) e a riscaldare inutilmente gli animi di una gara tranquilla, giusto per il rispetto dei compagni, degli avversari, degli addetti ai lavori e di tutto il pubblico. Tuttavia credo che se non si dovessero raggiungere questi benedetti play-off, non sia la fine del mondo! Quest’anno, per come sono cominciate le cose, era importante salvarsi considerando la giovane società, per poi poter programmare la prossima stagione con tutta calma e serenità, e puntare a qualcosa di più. Preferirei una condotta morale di questo tipo, piuttosto che vedere la mia squadra fare da materasso in una serie superiore, a causa della troppa fretta nel costruire un organico non all’altezza e di una cattiva gestione societaria! A noi comunque sempre e solamente il compito da tifosi … sostenere la squadra: Come sempre, FORZA AQUILE!!!
Sergio V. : Per la prima volta ho guardato la partita dal lato opposto della curva, stasera avevo bisogno di vedere la mia squadra e non di perdere la voce come al solito. Una partita rapida e ben giocata, sempre avendo come parametro la Serie C2, una partita bella, anche se con poche conclusioni in porta, guastata da un arbitro assolutamente incapace di usare uno stesso metro di giudizio. In una parola: Vergognoso ! Dal lato Sorrento, ho visto una squadra tosta e ben barricata in difesa che mai ha messo in discussione il risultato di parità iniziale. Ho visto una squadra tosta, scorbutica e prepotente, una squadra che anche in superiorità numerica ha badato solo a non prenderle; una squadra insomma da terza serie che può tranquillamente vincere questo mediocre campionato di C2. Dal lato Catanzaro ho visto una squadra tecnica, forse troppo frettolosa, ma che ha nei singoli qualità superiori alla media del torneo. Pecca un po’ nel gioco di squadra e nella zona nevralgica del campo, dove manca un uomo d’ordine, manca l’uomo con le idee giuste al momento giusto. Ed anche in avanti Bueno è un po’ una barca in balia delle onde di turno, isolato e sempre ingabbiato tra le fila di una difesa che mi ricorda tanto le difese degli anni settanta … palla o piede, l’importante è fermare l’azione, ne sa qualcosa pendolino Morleo. Il pareggio di stasera in fondo è il risultato più giusto, adesso domani staremo a vedere le altre cosa combinano, certo è che per arrivare ai play-off, occorrono le vittorie. Già domenica in Sicilia dobbiamo cercare di affondare i colpi se si vuole salvare una stagione iniziata non bene, ma che poi con le sei vittorie di fila si era raddrizzata notevolmente. Io ancora ci credo, almeno fino a quando la matematica non ci condannerà ad una ennesima stagione di quarta serie.
Lo dicevamo in apertura, così non va ! Era di vitale importanza vincere non solo per i tre punti, ma per dare un segnale forte a chi ci precede in classifica. Non è il tempo per rimproverare o rimproverarsi, ma come dicevamo a Gennaio questo Catanzaro è una discreta squadra, che andava puntellata con due/tre elementi per diventare una piccola invincibile armata. Pazienza evidentemente le scelte societarie avevano altre priorità. Occorrerà da qui alla fine non lasciare comunque niente di intentato e provarci per tutta quella gente che con amore e passione continua a seguire questi ragazzi e ad essere innamorata di quella maglia a strisce giallorosse. La prossima trasferta in terra siciliana dove ci attenderà un’ Igea Virus desiderosa dei tre punti per allontanare i play-out. Nel frattempo godiamoci in serenità questa Santa Pasqua.
Massimo Saverino