Concediamo l’ultimo diritto di replica nella diatriba fra l’Associazione “I Quartieri” e il consigliere Comunale e Provinciale Sergio Costanzo e come testata mandiamo nel nostro archivio la polemica ove dovesse continuare attraverso altre note stampa.
Di una cosa ci pentiamo amaramente. Di aver dato troppa confidenza alla prima nota di Serrao, perche’ attraverso la nostra risposta ha avuto una ragion di esistere. Di questo chiediamo scusa alle gentili testate, web e cartacee, per aver dati modo di dover concedere dello spazio a chi, scrive di politica, ma non conosce la differenza tra eletto e nominato, considerato che nell’ultima nota i termini vengono confusi e considerato che il sottoscritto e’ stato sempre eletto e mai nominato. Ma per chiudere il discorso convenzione, che e’ Serrao a portare su un terreno a lui sconosciuto, quello politico appunto, lo inforniamo che esiste una condizione che di chiama dialettica democratica che consente di avanzare dubbi e proposte pur stando dalla stessa parte, perche’ chi fa politica appunto tra la gente (e non chi ne scrive, per giunta sbagliando, da dietro un pc utilizzando solo una carta intestata), raccoglie cio’che la gente dice e se ne fa portavoce. I consiglieri eletti, cosa che Serrao non sarà mai, sono l’avamposto della democrazia proprio perche’ vivono il territorio.
E democraticamente agiscono e si relazionano anche con gli alleati. La convenzione con il Bambin Gesu, che nella sua formulazione ideale, era una buona idea, va certamente rivista, resa piu’ efficace e al solo servizio dell’utenza. Passiamo ora a quello che sta a cuore a Serrao il futuro politico di Sergio Costanzo. Il sottoscritto sarà sempre e solo da una parte. Da quella dei nostri numerosi elettori prima e dalla parte di tutti i cittadini, anche quelli che non ci votano, perche’ per noi la politica e’ servizio e non ci candidiamo per servirci della politica.