In questo attuale festival di secessionismo e spezzatino nostrano inaugurato dal movimento Catanzaro Marina, anche Siano vuole dire la sua. E se Piterà è una piccola San Marino (come ho letto qualche giorno fa), Siano è una piccola Versailles grazie alla sua bella pineta mai valorizzata perché il Comune preferisce spendere i soldi a Lido. Prima di ogni cosa una premessa: non siamo nemici di Catanzaro città, né siamo un movimento politico, né vogliamo diventarlo. Siamo soltanto un gruppo di amici e residenti del quartiere SIANO che ritiene valgano anche per noi le condizioni per rivendicare l’autonomia del nostro territorio dal capoluogo. Non si tratta di essere rivali con la città a cui ancora apparteniamo, né si tratta di accusare la politica del capoluogo di destra o di sinistra, della presente o delle passate legislature. Si tratta solo di desiderio di autonomia perché la Costituzione Italiana ce lo consente. Abbiamo delle specificità e delle tradizioni tutte nostre e nonostante Catanzaro città sia di fronte al nostro territorio, vorremmo pensare a noi stessi e lanciare lo slogan “Siano ai Sianoti”. Basta con lo sperpero di risorse che vengono destinate ad altri quartieri, soprattutto a LIDO dove sembra che tutti i fondi comunali devono andare a trovare riparo. Noi Sianoti non siamo cittadini di serie B e pretendiamo rispetto. E’ un sogno, ma non un’utopia avere il COMUNE DI SIANO, un bellissimo centro a due passi dal capoluogo di regione, a due passi dal mare, a due passi dalla montagna. Vi sono ragionevoli caratteristiche per legittimare il nostro desiderio di autonomia e vorremmo portare avanti una battaglia per fare in modo che i soldi dei nostri residenti non vengano spesi in altre parti della città ma restino all’interno dei confini sianoti dove c’è urgenza di infrastrutture e viabilità. Ho letto le dichiarazioni di alcuni “masanielli” di Cava, di Piterà e di Signorello e condivido con loro la rabbia per la corsia preferenziale che il Comune ha per Catanzaro Lido, a cui rivolge tutte le attenzioni. Se Siano avrà un proprio sindaco autonomo con un consiglio comunale autonomo, i cui rappresentanti saranno vigili e presenti quotidianamente, potremo risolvere tanti problemi, cosa che ora non può accadere vista la distanza col capoluogo. Per questi, e per tanti altri motivi, inizieremo l’iter che potrà portarci all’indipendenza agognata non senza ascoltare le voci dei cittadini e dei residenti dei quartieri viciniori, come Janò, Santa Domenica e Cava che possono essere includi nel nostro progetto. E’ già pronto lo stemma del nuovo comune che include le cose più rappresentative del quartiere: un pino che spunta dal carcere. “Siano ai sianoti“ per ottenere progresso, sviluppo e tanta felicità.
Ermanno Borgia
Ermanno Borgia
